Pavia, la nuova Casa della Cri? Sarà tre volte più grande e bella

Posata la prima pietra della futura sede

La posa della prima pietra per la nuova sede della Cri

La posa della prima pietra per la nuova sede della Cri

Pavia, 2 dicembre 2017 - La prima pietra è stata posata e da lì nascerà la nuova Casa della Cri, la futura sede del Comitato di Pavia della Croce Rossa, che ingloberà quella attuale di viale Partigiani. Tre volte più spaziosa, accorperà tutti i servizi e sarà dotata di ogni confort sia per i volontari, sia per gli utenti. «È un impegno che ci siamo presi con la collettività - spiega il presidente della Cri di Pavia, Alberto Piacentini - perché vogliamo fornire servizi sempre più all’avanguardia e per questo abbiamo bisogno di nuove strutture al passo con i tempi. L’investimento non è da poco, si aggira sui 700mila euro, ma siamo sicuri che una realtà come la nostra non può guardare al futuro senza una sede adeguata e che rispecchi le esigenze di chi ci lavora e di chi fa volontariato».

All'interno della nuova sede, realizzata dall’architetto Roberto Delsignore di Mortara, saranno accorpate tutte le funzioni in capo alla Cri (comprese le attività formative e amministrative oggi dislocate in altre zone della città) e sarà collocato un ambulatorio che verrà gestito dalle crocerossine, oltre a zone per le volontarie che si occupano generalmente di foundraising.

«La parte operativa vera e propria - continua Piacentini - occuperà spazi sicuramente più decorosi e salubri, realizzeremo dei magazzini più capienti per i generi alimentari a supporto dei più deboli e un autoparco al passo con i tempi e con le nostre necessità di implementazione di nuovi mezzi». Ieri con la posa della «capsula del tempo», all’interno delle future mura della sede è partita una campagna di sensibilizzazione finalizzata alla raccolta fondi.

«La spesa non è esigua - spiega Piacentini - e per questo confidiamo nel buon cuore del mondo imprenditoriale e cittadino, con la speranza che possa supportare questo investimento diretto all’intera colletività. Siamo sicuri che Pavia, realtà sempre attenta, tenderà la mano ancora una volta al mondo del sociale e ci fornirà l’auspicato supporto».