Cava Manara (Pavia), 30 settembre 2022 - Alcuni commercianti hanno affisso alla vetrina la loro bolletta per motivare gli aumenti che hanno dovuto imporre. Mattia Luino, no. In vetrina ha affisso un foglio con tante scuse perché, a causa degli aumenti di luce e gas, è costretto a chiudere al pomeriggio il negozio di macelleria, gastronomia e vendita di pasta fresca. L’orario ridotto entrerà in vigore da lunedì e si protrarrà fino a novembre. Poi si tornerà all’apertura normale, al mattino e al pomeriggio.
«Quando ho sentito che le bollette sarebbero aumentate da ottobre – spiega il commerciante – ho deciso di tenere aperto il negozio dalle 7,30 alle 13 da lunedì a sabato perché lavoro prevalentemente con gas e luce e il pomeriggio solitamente ho pochi clienti". La bolletta dell’energia elettrica che “Il pranzo è servito“ ha ricevuto finora è stata di 600/650 euro, con gli aumenti previsti salirebbe a 1.500-2.000 euro.
«Non sono contento di chiudere al pomeriggio – aggiunge Mattia Luino, 38 anni – Non offro un servizio e potrei perdere clienti, anche se al pomeriggio possono farsi consegnare la merce a casa. Il mio telefono è sempre acceso. Non lasciamo nessuno senza cena". Mattia Luino con la fidanzata Claudia Lentini ha aperto due anni fa la gastronomia con accanto la pescheria. "Durante il lockdown e la pandemia gli affari sono andati molto bene. Siamo rientrati delle spese e abbiamo pure guadagnato. Poi è arrivata la guerra, l’inflazione è salita e il giro d’affari è calato. Chi veniva da me tutti i giorni ora lo fa una volta alla settimana, anche se non ho aumentato i prezzi. I miei fornitori non li hanno aumentati a me e io non li ho aumentati ai miei clienti. Nonostante questo la gente va al discount perché i prezzi sono più bassi, e non importa se la qualità è inferiore. Di conseguenza ho iniziato a ridurre l’orario della pescheria, adesso aperta dal giovedì al sabato, e ora riduco anche l’apertura della macelleria perché i banchi frigo consumano tanto".
Di fronte ai rincari e alla paura di bollette insostenibili, sono cambiate le abitudini di molti pavesi: chi prima pensava di risparmiare cucinando a casa, ora sta rivedendo le proprie convinzioni. "A tenermi in piedi in questo momento è la gastronomia – conferma Mattia – Abbiamo molti piatti pronti e i miei clienti hanno capito che andare a comprare le materie prime e consumare il gas costa di più che venire in gastronomia a comprare qualcosa di cucinato da altri. Se andrà avanti così continuerò a rimanere aperto, altrimenti la mia fidanzata si dovrà trovare un lavoro per avere almeno un’entrata fissa mensile. Cambiano le abitudini di tutti, anche le nostre".