Campionato mondiale di enduro, "territorio sfregiato"

La manifestazione promossa in Oltrepo scatena le proteste di Legambiente. Effetti positivi per il turismo

Moto enduro (Torres)

Moto enduro (Torres)

I rappresentanti di Legambiente non saranno presenti al campionato mondiale di enduro ISDE che si sta svolgendo da ieri in Oltrepo Pavese: "La nostra presenza sarebbe inutile e servirebbe solo a servire un greenwashing ("ecologismo di facciata") agli organizzatori, su scelte già operate anche da chi ha autorizzato i percorsi. Spetta a costoro assumersi per intero l’onere delle decisioni prese e garantire il rispetto delle regole", ha comunicato la referente di Voghera dell’associazione, Chiara Depaoli. A inizio agosto, una trentina di associazioni ambientaliste avevano espresso dissenso verso la manifestazione, per i possibili impatti sul territorio, lanciando anche una petizione: "Legambiente ha ricevuto numerose segnalazioni di problematiche riguardanti il tracciato di gara", ha sottolineato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, che ha aggiunto come "malgrado la forte presenza turistica di questo periodo, legata all’escursionismo lento, al cammino, alla bicicletta, si continui a puntare su eventi motoristici estranei al rispetto di un territorio e del suo ambiente, sfregiato dalle moto aggressive, dal fumo, dal rumore assordante per tre giorni".

Depaoli ha sottolineato che "sono due anni che lavoriamo sul tema, complice i ritardi del Covid, chiedendo l’accesso agli atti alle istituzioni. La nostra intenzione era capire i percorsi e capire quali fossero le criticità, con la collaborazione di esperti. In questi giorni non promuoviamo nessuna azione. Vigileremo". Il mondiale di enduro è stato accolto positivamente da commercianti e titolari di strutture ricettive o di ristorazione dell’Alta Valle Staffora, per il gran numero di persone che sta portando sul territorio.

N.P.