Pavia, cadono calcinacci dalla storica basilica di San Michele

Fortunatamente non si sono registrati danni a persone. Ma questo nuovo episodio sottolinea ancora come sia urgente programmare una serie di interventi di restauro

I calcinacci caduti dalla basilica di San Michele

I calcinacci caduti dalla basilica di San Michele

Pavia, 16 luglio 2018 - Ancora paura a Pavia: nuovo allarme per la storica basilica di San Michele, gioiello dell'arte romanica (le sue origini risalirebbero al 940), teatro dell'incoronazione di diversi re longobardi e, nel 1155, di Federico Barbarossa. Nell'ultimo fine settimana sono nuovamente caduti calcinacci sul lato della chiesa che si affaccia verso il fiume Ticino. L'area era già transennata, in quanto nei mesi scorsi era già stato segnalato il dissesto sulla stessa parete.

Fortunatamente non si sono registrati danni a persone. Ma questo nuovo episodio sottolinea ancora come sia urgente programmare una serie di interventi di restauro, ordinari e straordinari, per mantenere in vita uno dei simboli di Pavia. A preoccupare è anche lo stato della facciata di ingresso, costruita con la pietra arenaria che va incontro a fenomeni di erosione a causa degli agenti atmosferici e dello smog.

Proprio al fine di sollecitare un programma di restauri, l'associazione «Il Bel San Michele», guidata dal prof. Vittorio Vaccari, ha inviato una lettera a tutti i consiglieri comunali di Pavia invitandoli a visitare una mostra (attualmente esposta all'interno della chiesa) sul degrado della basilica. "La mostra - scrive Vaccari - è frutto di un lavoro di molti anni, realizzato con il contributo di studenti italiani e stranieri del Politecnico di Milano. Sarebbe bello che gli amministratori di Pavia la vedessero, anche per valutare iniziative atte a rivalutare un monumento importante della storia pavese e di rilievo internazionale, attualmente visitato da oltre 80mila persone all'anno".