Pavia, recuperato nel Po il fantasma di un killer

Identificato un cadavere: è di un uomo la cui cognata è stata assassinata

carabinieri

carabinieri

Pieve del Cairo (Pavia), 19 giugno 2019 - Quel corpo  ora ha un nome, ma quello stesso nome porta con sé un giallo. Il cadavere che il Po ha restituito sulle rive di Pieve del Cairo appartiene a Pedro Casteluci Tofanetto de Oliveira, 22 anni, di origine brasiliana. Si era gettato nel fiume Tanaro il 30 novembre 2018 dal ponte Meier ad Alessandria. Pochi istanti prima in via Milano, nel centro storico della città piemontese, era stata uccisa la sua giovane cognata, la ventiquattrenne Caroline Campinho Morgado de Oliveira. Rientrando a casa dal lavoro, il marito l’aveva trovata a terra priva di vita.

Subito era scattato l’allarme, gli investigatori avevano trovato vicino al ponte il giubbotto del cognato. Così, era stato ipotizzato il suicidio, legato all’uccisione della ragazza. Secondo gli elementi raccolti dagli inquirenti, Pedro potrebbe essere coinvolto nell’omicidio della giovane. Il corpo senza vita del ventiduenne è stato trascinato dalle acque del fiume, le ondate di piena che si sono verificate in pianura Padana lo scorso inverno l’avevano trascinato fino al fiume Po. Ad aprile, a causa delle precipitazioni scarse, si sono formate delle secche: lì il corpo si è arenato, in un’area melmosa nel territorio comunale di Pieve del Cairo. A scoprirlo, due pescatori. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione, non aveva più vestiti addosso, se non un paio di calzini neri.

Le indagini sono state molto complesse, proprio per le condizioni dei resti umani rinvenuti. Non era stato possibile nemmeno analizzare i denti, fonte di preziose informazioni per gli anatomopatologi. I carabinieri di Voghera hanno cercato tra le denunce di persone scomparse nella zona, con attenzione a quelle aree interessate dai fiumi. Con la collaborazione dei carabinieri di Alessandria, gli inquirenti si sono poi concentrati su quell’episodio particolare. La certezza dell’identità del defunto è arrivata con il test del Dna, comparato con quello del fratello di Pedro Casteluci Tofanetto de Oliveira: il risultato positivo ha permesso di dare un nome alla vittima e di restituire la salma ai familiari. Resta da capire con chiarezza cosa sia successo il 30 novembre 2018 ad Alessandria. Potrebbe trattarsi di un omicidio-suicidio, ma diverse sono le ipotesi sulla dinamica. Il fiume ha restituito solo i resti, non le risposte.