Pavia, il bus notturno Morpheus non va in ferie

Circolerà anche a luglio l'autobus gratuito che dalle 23 all’1.30 percorre i principali punti della città

Morpheus (Torres)

Morpheus (Torres)

Pavia, 16 giugno 2017 - Continuerà a circolare anche nel mese di luglio Morpheus, il bus notturno gratuito che è stato “battezzato” così perché accompagna i pavesi a casa a dormire. Partito il primo marzo, il servizio sperimentale nelle 46 corse finora effettuate ha avuto 4.644 passeggeri, una media di 35 per ciascun viaggio. Con alcune eccezioni: la sera del 10 marzo, per esempio, sono stati 194 i passeggeri che sono saliti sulle tre corse dell’autobus dalle 23 all’1.30. Forte di questo successo Morpheus non andrà subito in vacanza, dovrà aspettare agosto, quando si prenderà una pausa prima di riaccendere i motori a settembre magari con modalità diverse. Se, infatti, per un altro mese il servizio continuerà a essere gratis e percorrere i 16 chilometri che effettua oggi toccando i principali punti della città, dal centro alla stazione e al San Matteo fino ai collegi più periferici, dopo l’estate si potrebbe rivedere il progetto.

«Potremmo pensare a un secondo anello – ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Ilaria Cristiani – o magari a far pagare un biglietto, estendendo l’abbonamento per i mezzi pubblici che hanno gli universitari. Cambiamenti che aspetteremo a discutere con il nuovo gestore del trasporto pubblico». Il servizio costa circa 300 euro a giornata e per i primi mesi il Mezzabarba ha investito 21mila euro. Utilizzato anche dai cittadini che devono rincasare nelle ore notturne, serve molti ragazzi che vogliono raggiungere il centro per partecipare alla movida senza usare la propria auto. A richiederlo, infatti, sono stati soprattutto gli studenti, una realtà composta da 24mila persone, 22mila delle quali non sono residenti a Pavia ma vi trascorrono un’intera settimana e, come fuori sede, vi vivono stabilmente per tutto l’anno accademico. «Quando abbiamo effettuato in università l’indagine sul trasporto – ha detto Andrea Zatti, docente del dipartimento di Scienze politiche e sociali – il bus notturno era la prima richiesta. Uno dei progetti del bilancio partecipativo, non a caso prevede proprio il bus notturno. Per avere i finanziamenti necessari a garantire il servizio di Morpheus, gli studenti devono solo votare». In attesa che si svolgano le operazioni di voto, anche Line è soddisfatta del successo del bus notturno. «Inizialmente sembrava più opportuno utilizzare i cosiddetti ‘Pollicino’ invece dei mezzi da 12 metri – ha sottolineato Gabriele Mariani di Line –. Abbiamo fatto bene a puntare sugli autobus più grandi perché abbiamo avuto anche oltre 40 compresenze sulle corse e un ottimo livello di sicurezza».