Bonus di mille euro ai dipendenti

Parona Lomellina, la scelta dell’azienda Intels leader dell’alluminio: momento difficile, se lo meritano

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di Umberto Zanichelli

Un aiuto concreto a tutti i dipendenti in un momento storico tra i più difficili. È la scelta che hanno operato i vertici della Intals con sede a Parona e la Somet che ha sede ad Ambivere, che fanno parte dello stesso gruppo e che sono leader nel settore dell’alluminio riciclato. Ciascuno degli oltre 250 dipendenti riceverà un “bonus“ di mille euro. "Durante il picco della pandemia – spiegano dall’azienda lomellina – l’emergenza è stata soprattutto di carattere sanitario. Tutti i dipendenti di Intals e Somet hanno fatto la loro parte con grande coraggio e senso di responsabilità, continuando a lavorare visto che le due aziende non hanno potuto fermare l’attività perché collegate alla produzione di beni essenziali". "Le emergenze che stiamo affrontando oggi – proseguono – sono invece di carattere più economico e per questo la proprietà delle due società, ancora in mano al 100% agli eredi del fondatore, ha ritenuto che fosse giusto dare un aiuto concreto ai propri dipendenti e alle loro famiglie, decidendo per l’erogazione di un “bonus“ di mille euro a ciascuno di loro. La logica di questo gesto di solidarietà è esattamente quella che si avrebbe in una grande squadra, dove nei momenti di difficoltà ci si aiuta a vicenda e ciascuno contribuisce secondo le proprie possibilità e le proprie attitudini. Dove non si è mai soli. Una squadra che funziona è un modello organizzativo vincente anche in ambito aziendale, un ambiente nel quale si è felici di vivere e di lavorare. E di rimanere, considerato il bassissimo turnover dei dipendenti che caratterizza da sempre Intals e Somet". Intals e Somet sono due aziende strettamente collegate tra loro che si occupano del riciclo dell’alluminio. La loro attività rappresenta la fase fondamentale della cosiddetta "economia circolare" che la differenzia da qualunque modello del passato. E’ infatti nella valorizzazione degli scarti di un ciclo economico che, invece di essere smaltiti come rifiuti, vengono recuperati e trasformati in materia prima per quelli successivi.

L’attività delle due aziende ha una storia nata 120 anni fa e che ha attraversato quattro generazioni, dalla piccola fonderia artistica in centro a Milano rilevato nel 1902 da Vincenzo Vedani allo stabilimento inaugurato nel 1997 a Parona su un’area di 140 mila metri quadrati dove si producono 140 mila tonnellate di leghe di alluminio all’anno. Insomma una realtà multinazionale che tuttavia non ha perso di vista la dimensione umana ed il ruolo centrale che hanno i dipendenti nel successo dell’attività.