A Pavia bike sharing snobbato da tutti, ma il Comune non si arrende

Un flop il bike sharing a postazioni fisse. Ma l’amministrazione rilancia: "Facciamolo a flusso libero"

Bike sharing in piazza Vittoria

Bike sharing in piazza Vittoria

pavia, 17 marzo 2018 - Sembrava la soluzione ideale per gli studenti e per chi doveva spostarsi in città: con il noleggio di una bicicletta si potevano coprire agevolmente brevi distanze. Ma il servizio di bike sharing costato 220mila euro è stato un flop. Troppo macchinoso molto probabilmente il sistema che porta al noleggio prelevando le biciclette da una delle sette postazioni fisse (piazzale della Stazione, viale Golgi, piazza della Vittoria, piazza Leonardo da Vinci, via Ferrata, piazzale Ghinaglia, parcheggio di via Indipendenza) dove devono essere riportate. E forse fin troppo costoso. Risultato: secondo il gruppo “Muoversi a Pavia” sarebbero soltanto sette al giorno i noleggi che si effettuano in città. Ma la qualità dell’aria che si respira a Pavia è pessima e l’amministrazione comunale vuole incentivare l’uso delle due ruote.

Dopo l’adesione alla “Campagna promossa dalla Federazione italiana amici della bicicletta#codice di sicurezza”, l’organizzazione del Bicifestival, l’adesione al Giretto d’Italia 2017 e anche l’approvazione del progetto #PaviaPedalaSicura nell’ambito del bilancio partecipativo, ora arriva un servizio aggiuntivo di bike sharing a flusso libero.

Non più quindi postazioni fisse, ma una sorta di servizio diffuso attraverso il quale ognuno potrà prenotare e utilizzare le biciclette mediante un’applicazione attivabile sul telefono cellulare. Una volta sbrigata la commissione, poi, l’utente potrà lasciare le biciclette nel luogo pubblico più vicino. Un simile servizio, basato sui sistemi di posizionamento Gps delle biciclette, rispetto a quello di bike sharing a postazioni fisse presenta maggiore flessibilità, economicità ed efficienza, consegue una più capillare diffusione nel territorio, si presenta all’utenza con tariffe in genere contenute e con una più facile accessibilità.

Per attivare il bike sharing a flusso libero l’amministrazione comunale sta cercando soggetti interessati a svolgere il servizio mettendo a disposizione 500 biciclette, che possano far capo a più flotte, gestite anche da soggetti diversi in piena autonomia, con il solo vincolo di coordinamento con gli uffici comunali del servizio mobilità. A questo proposito è stato compilato un “avviso pubblico” contenente le informazioni specifiche sul servizio da autorizzare, sui requisiti richiesti ai candidati e sullo svolgimento della procedura. Unico dato mancante è quello economico, che non è stato previsto data la sperimentalità dell’iniziativa.