I big data al servizio del calcio: studente si laurea sui gol della Cremonese

Claudio Mecaj ha analizzato con metodi statistici il gioco della squadra in cui è istruttore

La professoressa Silvia Figini e Claudio Mecaj

La professoressa Silvia Figini e Claudio Mecaj

Pavia, 3 maggio 2022 -  Nell’imprevedibilità del calcio l’oggettività non può esistere, ma i big data aiutano e guideranno sempre di più le scelte sul campo. Claudio Mecaj, studente all’Università di Pavia e istruttore della U.S. Cremonese Calcio, ha conseguito la laurea magistrale in Comunicazione digitale con una tesi sperimentale dal titolo "Il calcio nell'era dei Big data: il ruolo del Match Analyst". La relatrice è stata Silvia Figini, ordinario di statistica al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'ateneo pavese. Lo studio di Claudio Mecaj ha analizzato con metodi statistici avanzati i dati necessari per una completa valutazione di una partita e per migliorare la pianificazione degli allenamenti, ci si è poi misurati sul “campo” analizzando una partita, il cosiddetto Match Studio. La conclusione è che i Big Data migliorano le prestazioni sportive traducendo ogni singola azione di gioco in numeri e statistiche da analizzare.

La tesi ha preso in considerazione i dati forniti dall’US Cremonese opportunamente commentati da Vittorio Vona, match analyst dello staff della società, che ha fornito le indicazioni necessarie per implementare la modellistica necessaria per l’analisi dei dati, partendo dalla “settimana tipo”, dai compiti e dalla gestione del rapporto con l’allenatore sui task principali: analisi della partita propria squadra, analisi del prossimo avversario, analisi tattiche, analisi giocatore e analisi esercitazioni tattiche.

I dati analizzati sono stati acquisiti attraverso strumenti GPS e sono relativi all’analisi dei primi 33 gol fatti dalla Cremonese nei primi 4 mesi di campionato di serie B 2021/22. Tra i giocatori coinvolti nelle azioni da gol è stato possibile vedere per quanti metri essi hanno realizzato un azione potente in sprint, cioè quanti metri hanno percorso con una corsa superiore ai 25km/h. Nell’85% dei gol almeno uno dei giocatori coinvolti ha effettuato uno sprint, quindi ha superato i 25 km/h. I dati emersi possono contribuire a migliorare il processo decisionale tattico, la selezione dei giocatori e le modifiche appropriate nei programmi di forza e condizionamento e nei test di fitness.