Bici, vino e salame: Bike Division punta sull'itinerario 'mangia e bevi' dell'Oltrepò

Il tour operator fondato da Andrea Tonti, ex ciclista professionista, alla scoperta del territorio lungo il 45esimo parallelo

Bike Division alla scoperta dell'Oltrepò Pavese

Bike Division alla scoperta dell'Oltrepò Pavese

Montalto Pavese (Pavia), 11 luglio 2020 - Cosa ci fa l’ex ciclista professionista Andrea Tonti sul 45esimo parallelo dei grandi vini del mondo, in una piccola strada panoramica dell’Oltrepò Pavese? “Mi godo il paesaggio fra Montalto Pavese e Mornico Losana, in un luogo che non credevo fosse così bello. Con il mio staff lo stiamo girando questo Oltrepò a forma di grappolo per conoscerlo meglio e proporlo poi ai miei amici viaggiatori. Me lo avevano detto: è un territorio che ti sorprenderà perché qui coesistono due grandi passioni: il ciclismo e il vino. Sono sincero, mi sorprende la bellezza di questi posti”.

La maglia è quella di Bike Division, il suo tour operator specializzato in viaggi per i ciclisti, l’entusiasmo quello di un ragazzino anche se sono anni che Tonti vive così: in viaggio.  A due ruote. Questa  è la vita del corridore marchigiano, professionista del ciclismo per 11 stagioni. Una vita in sella prima e anche dopo perché la passione è più forte di tutto e va messa anche a buon frutto. La missione di Andrea Tonti in Bike Division - tour operator che ha fondato nel 2010 - è di mettere la sua competenza a servizio dei ciclisti e di offrire una perfetta esperienza di viaggio e bici a quanti decidono di partire secondo i suoi pacchetti turistici specializzati. Per questo è stato intercettato dal territorio e invitato dal Consorzio di tutela dei vini dell'Oltrepò Pavese a 'degustare' una nuova realtà.

“Sono dieci anni che mi dedico a questa attività – afferma l’esperto ciclista - e devo dire che mi piace molto e mi piace scoprire nuove mete e territori inesplorati come potrebbe essere questo Oltrepò Pavese. Noi corridori lo conosciamo per alcune corse classiche come la Freccia dei Vini o la Coppa Pinot, o per le varie tappe del Giro passate e mi auguro anche future, ma il fascino vero sta nel proporlo a chi pedala per allenamento e anche per turismo. Non manca nulla per un prodotto prefetto. Quel tipico “mangia e bevi” che non è impegnativo se lo consideri non solo in senso strettamente figurato... “ I ciclisti definiscono infatti quei particolari su e giù, come tipici di un itinerario “mangia e bevi”, ovvero di una strada che sale e scende dolcemente e ti obbliga a continui cambiamenti di ritmo: “Qui c’è l’aggravante che si mangia e si beve bene sempre,quasi come da me - scherza Andrea Tonti, innamorato naturalmente nelle sue Marche ma viaggiatore aperto ad ogni avventura in bici – Nella mia terra consiglio di non perdere di vista le mie specialità preferite che sono il Verdicchio da abbinare a un piatto di spaghetti allo scoglio con i “moscioli” del Conero... Ma qui ho scoperto eleganti bollicine da Pinot nero che mi hanno fatto pensare allo champagne e ho capito che con questo vitigno ogni sfumatura e colore nel calice possono dare soddisfazioni. Poi c’è il classico pane e salame con la Bonarda ed è una splendida merenda da campioni, da conquistare facendo un po’ di dislivello!”

Andrea Tonti ha pedalato in lungo e in largo l’Oltrepò Pavese toccando tappe come Zenevredo, Pietra de Giorgi, Calvignano, Fortunago, Varzi, Zavattarello, facendo base al Wine Resort Prime Alture di Casteggio, per studiare un prodotto turistico che sarà promosso dalla sua Bike Division e andrà a popolare il mondo di “PedaliamoItalia” con un occhio anzi un occhiolino da strizzare alla clientela estera che si rivolge a lui per viaggiare in bicicletta in Italia in cerca di nuove mete e di esperienze da abbinare anche completando la proposta turistica per gli accompagnatori dei ciclisti. “Ci rivolgiamo a una clientela molto particolare – spiega – che vuole pedalare seriamente ma cerca un livello alto di ospitalità anche per i suoi accompagnatori. Così mentre c’è chi pedala anche per diverse ore e salite e discese, c’è chi fa altre esperienze sullo stesso territorio e vuole portarsi a casa un ricordo speciale, dedicandosi magari all’arte, alla cultura, al benessere. Esperienze che spesso si incrociano e trovano una meta comune in una degustazione in cantina o in un luogo di benessere totale, dalla spa immersa nel verde ad una cena a lume di candela in una vigna ad una serata musicale nella corte di un vero castello. Questo è il mondo di Bike Division, questo è quello che cercavamo e abbiamo trovato anche in Oltrepò”.