Una "biblioteca vivente" per sconfiggere i pregiudizi

Pavia, conclusa la prima parte del progetto che vuole valorizzare le differenze e favorire il dialogo

L’assessore comunale Laura Canale

L’assessore comunale Laura Canale

Pavia, 16 giugno 2017 - Favorire il dialogo interculturale e valorizzare le differenze. Sono questi alcuni degli obiettivi che si è posto il progetto "Faccia a faccia col tuo pregiudizio", progetto realizzato dall'assessorato Pari opportunità con il contributo della presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità-Unar - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni. Dopo 18 mesi e un ampio coinvolgimento del territorio, l'iniziativa ha portato alla creazione di una biblioteca vivente per condividere la memoria e creare radici. In occasione di diversi appuntamenti che si sono svolti in giro per la provincia i i 'libri' si sono trasformati in persone in carne ed ossa, che avevano una storia da raccontare e la cui identità spesso le porta a subire pregiudizi. 

"La biblioteca vivente è un metodo semplice per promuovere il dialogo - ha detto l'assessore alle Pari opportunità Laura Canale - e si pone come obiettivi: valorizzare le differenze, de-costruire stereotipi e favorire una convivenza basata sulla conoscenza e il rispetto per la diversità". Per costruire un’identità locale, contrastare i pregiudizi e gli stereotipi, prevenire e combattere le discriminazioni, poi, è partito anche l’archivio etnografico vuole essere un luogo di raccolta delle memorie del territorio. Sfogliando le pagine dell'archivio si trovano le storie più disparate: dalla mamma migrante per amore dei suoi figli, al ragazzo del Sud che dopo un'esperienza di lavoro all'estero, ha scelto di stabilirsi a Pavia, passando per il giocatore patologico che sta superando la dipendenza. "L’obiettivo dell'archivio - ha aggiunto Laura Canale - è consolidare il senso di appartenenza, rafforzare l’identità locale intesa come processo creativo continuo, preservare, valorizzare e divulgare un patrimonio socio-culturale fatto di storie, testimonianze ed esperienze di tutti coloro che risiedono sul territorio: vecchi e nuovi cittadini. L'archivio etnografico organizza i contenuti in cinque aree: migrazioni, cultura, lavoro, territorio e valori. Tutti i pavesi sono invitati a partecipare inviando fotografie, documenti, racconti, storie, esperienze di vita, ricordi e tutto quanto desiderano mettere a disposizione della comunità, per contribuire a tratteggiare la ricca e variegata identità della provincia. "E' un lungo percorso e un'esperienza importante - ha concluso l'assessore Canale - che non finisce qui. Ripartiremo in autunno".