Pavia, 17 aprile 2018 – La facciata sud di San Michele ha bisogno di urgenti lavori di messa in sicurezza. «Chi può contribuisca» dice Alessandro Cini di Restauro e arte che da parte sua si è messo a disposizione destinando alle opere alcune giornate di lavoro.
«Aspetto l’ok della Soprintendenza per poter partire - dice il restauratore - poi mi dedicherò sabato e domenica». Da 15 anni il diplomato in Conservazione e restauro di opere d’arte all’Université Europeenne Jean Monet di Bruxelles lavora sulla basilica nella quale è stato incoronato Federico Barbarossa. «Ora - ha aggiunto Cini - una società ci ha messo a disposizione i ponteggi per effettuare la messa in sicurezza». A destare preoccupazione inizialmente erano state alcune crepe di notevoli dimensioni viste con l’aiuto di un drone e sulle quali l’associazione Liutprand di Alberto Arecchi ha acceso i riflettori.
Dopo un sopralluogo richiesto dal parroco Giulio Lunati effettuato dal soprintendente Roberto Nessi, è stato accertato che le crepe sono stabili e i vetrini sono a posto, mentre lo stato della facciata sud è in pericolo perché si staccano pezzi di pietra arenaria. «Dobbiamo provvedere alla messa in sicurezza fissando quella parte che rischia di staccarsi - ha proseguito Alessandro Cini -. Farò quello che riesco a fare fin dove le forze me lo consentiranno». Compatibilmente con la sua attività professionale, il restauratore intende mettere a disposizione materiale e ore di lavoro, ma non può fare tutto da solo. «In passato il senatore Gian Marco Centinaio - ha aggiunto il restauratore - ci aveva fatto avere dei fondi da Roma». Ma tutti i pavesi possono contribuire. «Abbiamo aperto un conto corrente per chi volesse contribuire in modo trasparente ai lavori che devono essere effettuati - ha detto il presidente dell’associazione Il bel San Michele Vittorio Vaccari - e stiamo organizzando una mostra sul degrado della basilica, che crediamo possa aiutarci a raccogliere fondi per gli interventi di restauro».