Bandiera da 30 metri per chiedere la pace

In piazza del Carmine anche padre Oleksandr Tovt e il sindaco Fracassi con tutta la Giunta

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"Sono rimasti con poco cibo e si nascondono nei sotterranei. Nel mio paesino mia nonna racconta che girano i carri armati e ci sono sei persone che si dicono ucraini, quando in realtà sono russi". Viktoria, studentessa di origini ucraine, microfono in mano dal sagrato della chiesa del Carmine, ha raccontato come vivono i suoi parenti nel Paese in guerra. Lo ha fatto davanti a oltre 500 ragazzi delle superiori che ieri si sono ritrovati in piazza per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e soprattutto a ragazzi e insegnanti.

Con una bandiera gialla e blu dell’Ucraina lunga 30 metri, realizzata dalle allieve dell’indirizzo Moda dell’Ipsia Cremona, gli studenti guidati dalla docente Paola Chiesa hanno manifestato per la pace. Accanto ai ragazzi dell’Ipsia anche quelli dei licei Foscolo e Taramelli della stessa dirigente Silvana Fossati. "La vostra sensibilità e umanità toccano il nostro cuore – ha detto padre Oleksandr Tovt, parroco della chiesa greco-cattolica della comunità ucraina di Pavia – Non è una situazione facile da comprendere da voi giovani che siete il futuro e a cui non sfugge la realtà perché avete nel cuore la purezza degli ideali e la voglia di seguirli. Ci sono vostri coetanei che appena un mese fa vivevano come voi e oggi hanno visto i loro cari morire in guerra, e fuggono dalle loro case con un solo zainetto. Quando trovate davanti a voi una persona nuova, guardatela come un amico, che ha cose da condividere e ci aiuterà a capire meglio la vita".

Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco Fabrizio Fracassi e tutta la Giunta: "Abbiamo aderito a questa iniziativa per attestare la vicinanza di Pavia al popolo ucraino – il commento del primo cittadino – Una vicinanza che la nostra città sta dimostrando tutti i giorni".

M.M.