Assessore con la pistola: i Ris di nuovo a Voghera

Ancora ai domiciliari l’ex amministratore che sparò uccidendo un uomo. La Procura manda i carabinieri in piazza: vuole capire come sia partito il colpo

Massimo Adriatici

Massimo Adriatici

Voghera (Pavia) - Un nuovo sopralluogo. Perché ancora c’è tanto da capire e da chiarire su quella maledetta sera. Non sono finite le indagini sulla dinamica che ha portato alla morte di Youns el Boussettaoui, ucciso con un colpo di pistola esploso a luglio in piazza Meardi a Voghera dall’allora assessore comunale alla Sicurezza Massimo Adriatici, attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Lunedì, infatti, sono attesi in città, nel luogo che fu teatro del fatto di sangue, gli investigatori del Ris di Parma. L’incarico al reparto dei carabinieri è quello di compiere nuovi rilievi nell’ambito della perizia balistica disposta dalla Procura di Pavia per capire come sia partito il proiettile, nel tentativo di stabilire se si sia trattato di un gesto accidentale, come sostenuto dall’assessore, o volontario. In quell’occasione saranno presenti anche i difensori di Adriatici, gli avvocati Gabriele Pipicelli e Colette Gazzaniga, e i legali della famiglia della vittima, Marco Romagnoli e Debora Piazza, con i rispettivi periti di parte.

I risultati del lavoro degli esperti sono attesi per fine settembre, quando scadranno i sessanta giorni messi a disposizione dall’autorità per la chiusura delle attività di rilievo: "Entro fine mese dovremmo avere risultanze delle perizie balistiche che insieme ai risultati dell’esame autoptico permetteranno di fare chiarezza sulla vicenda", ha commentato l’avvocato Romagnoli. Gli esami disposti sono volti, secondo le richieste avanzate dalla Procura a fine luglio, a stabilire la direzione del colpo, quale fosse l’esatta posizione di indagato e vittima e a precisare da quale distanza Adriatici abbia sparato, oltre a controllare la presenza di particelle di polvere da sparo e se il proiettile sia riconducibile in maniera univoca alla pistola dell’ex assessore.

Nel corso dell’estate inoltre la Procura ha avanzato la richiesta di incidente probatorio, allo scopo di assumere come prove da subito alcune testimonianze. La data dell’udienza per questa attività al momento non è ancora stata fissata dal Gip. Intanto, in questi giorni la sindaca Paola Garlaschelli, alla guida di una compagind di centrodestra, è al lavoro per definire chi occuperà il posto di assessore alla Sicurezza che fu di Adriatici, in quota Lega, sembra nell’ambito di un rimpasto di Giunta più ampio che coinvolgerebbe anche altri esponenti della maggioranza. La prima cittadina interpellata martedì e ieri non ha risposto, da fonti di Palazzo ieri sera l’incarico non risultava essere ancora stato ufficializzato. Sui social inoltre si era diffusa in giornata la voce di una richiesta di risarcimento da parte dei legali della famiglia della vittima nei confronti del Comune, circostanza smentita dall’avvocato Romagnoli.