Arrivato in Italia su un barcone "Lavoro grazie al corso di cucito"

Giovane del Gambia “testimonial“ alla consegna dei nuovi attestati a quattro ragazze: a Pavia devo tutto

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di Manuela Marziani

L’arrivo a bordo di un barcone, le difficoltà di una vita in un Paese che non si conosce con tutto quello che si possiede chiuso in una borsa sportiva e le giornate trascorse per strada. Jiallo Mamadou, giovane del Gambia ha trovato a Pavia la sua “America“. "Pavia è la mia città - dice in un italiano ancora un po’ zoppicante -. A Pavia devo tutto". Arrivato in provincia tra mille peripezie, quando ha saputo che a Bereguardo veniva organizzato un corso di cucito, Jiallo si è iscritto e vi ha partecipato. "Nel mio Paese ero andato a imparare a cucire da piccolo - racconta -, quando la signora che aiutavo mi ha parlato del corso, mi sono iscritto subito". Quella è stata la svolta. Durante il corso è stato chiesto se qualche azienda avesse bisogno di uno stagista e i Magazzini Ars di Pavia si sono fatti avanti. Jiallo si è presentato, ha iniziato a lavorare e, dopo lo stage, lo stanno assumendo. Ora non vive più per strada, ha una sua casa e uno stipendio con il quale vive pensando anche a chi è rimasto in Gambia. "Ho visto gente morire in mare durante la mia traversata - aggiunge Jallo -, non dimenticherò mai quelle immagini. Quando io sarò completamente a posto, se qualcuno vorrà venire, lo accoglierò a casa mia". Ha girato una pagina del libro della vita il giovane e grazie a un corso. Una testimonianza preziosa la sua per le quattro ragazze che ieri hanno ritirato l’attestato di frequenza dell’ultima edizione del corso di cucito. "Spero di poter trovare un lavoro con questo corso. Da oggi inizia la mia carriera di sarta" auspica Jessica de Sanctis, fresca di diploma.

Dovrà invece ricominciare a studiare la ragazza che Ars assumerà dopo Jiallo. "Il giovane è un bravo ragazzo e ha imparato bene - spiega Paolo Pallavicini di Ars -. La stessa opportunità sarà offerta a una ragazza che potrà seguire un percorso diverso rispetto a quello che ha imparato a fare finora, ma importante perché nessuno fa più tende lavoro di estrema precisione". "Riproporremo il corso perché è utile - sottolinea Mara Torti, assessore alle Pari opportunità fresca di delega -, sto godendo dell’intenso lavoro fatto da Barbara Longo ma non mi sottraggo a quello che mi aspetterà in futuro". Le lezioni sostenute dal Rotary che ha messo a disposizione 10 macchine per cucire e materiale professionale per 10mila euro sono partite da un’idea di Anna Bruni per aiutare le donne in difficoltà: "E adesso andremo avanti".