Arena Po, morti nella vasca: choc e rabbia

Dopo la tragedia momenti di tensione: perché non recuperano i corpi?

Incidente in un'azienda agricola di Arena Po, la rabbia di familiari e conoscenti

Incidente in un'azienda agricola di Arena Po, la rabbia di familiari e conoscenti

Arena Po (Pavia), 13 settembre 2019 - «Hanno detto subito che erano tutti morti, lasciandoli lì dentro la vasca dei liquami, senza fare niente e anzi impedendoci di cercare di tirarli fuori». Ha solo 17 anni, ha perso il padre e lo zio, che gestivano l’allevamento di mucche da latte, morti entrambi insieme anche ad altri due dipendenti dell’azienda agricola. Nonostante la giovane età, il figlio di Tarsem Singh, 45enne fratello minore del 48enne Prem Singh, esce dal cancello dell’azienda agricola e parla davanti alle telecamere e ai giornalisti, quando sono passate ormai tre ore da quando erano stati chiamati i soccorsi, arrivati alle 12.42 e poi bloccati però in attesa dell’arrivo sul posto del magistrato che autorizzasse alla rimozione dei corpi.

Oltre ai familiari che vivono ad Arena Po, una famiglia all’interno della stessa azienda agricola, l’altra nel centro del paese, sono arrivati parenti anche da Cremona e da Brescia. «E il magistrato da Pavia quando arriva?» gridano quasi in coro con non poca rabbia. Il procuratore aggiunto Mario Venditti ha varcato il cancello dell’azienda agricola di Arena Po alle 15.50. La rabbia dei parenti col passare delle ore era via via aumentata, poi un po’ si è placata, anche man mano che hanno preso consapevolezza che in effetti non ci sarebbe stato nulla da fare per salvarli, trovati ormai morti. Insieme ai due fratelli indiani titolari dell’allevamento, hanno perso la vita due dipendenti connazionali, non parenti anche se con l’identico cognome, il 30enne Harminder Singh e il 28enne Hanjinder Singh. «Avevano tre dipendenti – racconta una nipote accorsa sul posto –, ma uno non era in azienda, aveva finito il turno alle 7 dopo la prima mungitura».

Quello dei fratelli Singh ad Arena Po è l’allevamento con più mucche da latte della zona, circa 300. «Lo avevano preso in gestione da circa 5 anni – conferma il sindaco di Arena Po, Alessandro Belforti – e si erano ben integrati nella comunità, vivevano qui in paese. Siamo davvero tutti sconvolti da questa tragedia». La prima a trovare i corpi sarebbe stata la madre dei due fratelli indiani, che avrebbe anche cercato di lanciare una corda all’interno della vasca, ma senza che nessuno la potesse più afferrare. Per fortuna almeno lei non ha insistito nel cercare di soccorrerli come invece avrebbero fatto forse addirittura 3 delle 4 vittime. Anche se quel che è accaduto può solo essere ipotizzato, in assenza di qualcuno che abbia assistito alla scena, probabilmente uno solo era caduto inizialmente nella vasca, forse colpito dalle esalazioni per aver cercato di risolvere un problema nel pompaggio del liquame sull’autobotte. Gli altri tre sarebbero accorsi, forse uno alla volta, cercando di aiutare i colleghi in difficoltà, ma facendo purtroppo tutti e quattro la stessa tragica fine.