Pavia, si punta a riqualificare le aree dismesse

Tra i progetti anche la realizzazione di una terrazza sul Ticino

Angelo Gualandi, assessore alla Pianificazione urbanistica

Angelo Gualandi, assessore alla Pianificazione urbanistica

Pavia, 13 maggio 2018 - Una “terrazza” sul Ticino, una città verde e un ingresso dell’ospedale con diversi servizi. La Pavia di domani è già sulla carta ed è stata illustrata ieri nel corso di un convegno che si è svolto al castello visconteo per fare il punto sulle diverse aree dismesse della città destinate ad essere riqualificate. La prima che doveva rinascere era l’ex Neca che un tempo ospitava un’importante realtà industriale della quale non è rimasto quasi più nulla. In superficie almeno, perché i terreni nascondevano ancora moltissmi veleni e sono stati necessari 12 milioni di euro per bonificarli. Ora su quell’area, inizialmente riprogettata dall’archistar Massimiliano Fucsas dovrebbe sorgere una città verde dove la mobilità dolce la farà da padrona lasciando fuori le auto. «Abbiamo pensato a un’area per la ricerca e lo sviluppo che accolga start up - ha detto il progettista Vittorio Longheu - ma anche a un’area da vivere». Due ingressi diversi e due volti differenti per un ampio spazio in cui si vogliono costruire edifici da quattro piani e un palazzo da otto.

«È prevista anche la riqualificazione del Navigliaccio - ha aggiunto l’architetto - con la realizzazione di una piazza destinata alla socializzazione, ma anche spazi espositivi e abitazioni per giovani coppie». «Si è parlato molto della riqualificazione dell’ex Neca - ha detto l’assessore all’Urbanistica Angelo Gualandi -. Questo progetto finalmente sembra che abbia gambe».

E anche l’idroscalo che ha 90 anni di vita, ma è rimasto in attività soltanto per 8 rappresenta uno spazio abbandonato sulle rive del Ticino. Ma pure in questo caso ora c’è un progetto realizzato dall’architetto Luisa Marabelli. «Recupereremo la passerella per creare una terrazza sulle ali - ha anticipato l’architetto - e all’interno divideremo lo spazio su due piani con funzioni diverse. Al primo ci sarà un ristorante, bar e spazio espositivo. Al secondo luxury room in modo da consentire ai frequentatori di bersi un caffè immersi nella nebbia, guardarsi una mostra e magari essere ospiti». Lo spazio espositivo sarà curato dalla Riso Scotti che, come ha annunciato Francesca Scotti, intende realizzare una mostra sul riso e il territorio. Da pensare poi anche il nuovo ingresso dell’ospedale che oggi è anonimo e, come ha anticipato Angelo Gualandi, dovrebbe diventare una piazza con diversi servizi. «Abbiamo 70 milioni di finanziamenti pubblici - ha concluso l’assessore - e molte idee che vogliamo realizzare».