Area ex Neca, ripartiti gli scavi Bonifica dei terreni entro giugno

Negli 87mila metri quadrati dovranno essere eliminate le scorie dal sottosuolo asportandone 15mila tonnellate

Ripartiti i lavori di scavo per la bonifica dell’ex area Neca. Saranno gli ultimi interventi da effettuare su una superficie fondiaria di circa 87mila metri quadrati. Per eliminare le scorie presenti nel sottosuolo, la Fondazione Banca del Monte proprietaria dell’area che ne sta curando la riqualificazione attraverso la società strumentale Isan dal 2004 ha investito più di 11 milioni coprendo il 90% dello spazio.

Ma stando alle prescrizioni, non basta. Entro giugno dovranno essere rimosse 10-15mila tonnellate di terreno. A quel punto potrà partire la realizzazione della “Città verde“. È stato ribattezzato così il progetto che ora non è più quello inizialmente pensato dall’archistar Massimiliano Fuksas, prima che le traversie legate alla bonifica bloccassero l’iter per 12 anni, ma una riqualificazione nuova che costerà 120 milioni, per realizzare nuove palazzine, negozi e spazi verdi.

L’area dismessa che fa da cerniera tra il San Matteo, la stazione e il centro storico ospiterà 8 palazzi che potranno accogliere 400 abitanti, 2.300 metri quadrati di spazi commerciali, un albergo, un impianto sportivo di 2.500 metri quadrati e una grande piazza. All’interno dell’area è prevista la nuova sede di Asst e una passerella ciclopedonale che consentirà di raggiungere il centro. Inserita nel progetto la riqualificazione del Navigliaccio, mentre nell’ex riseria troveranno posto le start up di Pavia e le imprese del settore scientifico e sanitario che potranno beneficiare della vicinanza con il “chilometro d’oro della sanità“. Previsti poi parcheggi pubblici (694) e privati (669), un parking di interscambio vicino a via Brichetti e alla stazione che avrà 172 stalli pubblici e 213 privati.

Manuela Marziani