Ancora violenza al Confluente Paura e altri feriti

Pavia, danni ingenti. 15 giorni fa il drammatico investimento

Migration

di Stefano Zanette

Un altro episodio violento fuori dal Confluente, il locale in viale Venezia, nella zona della confluenza del Naviglio in Ticino. Quindici giorni dopo il drammatico investimento di tre giovani, nella notte tra sabato 17 e domenica 18 luglio, con la 19enne di Certosa di Pavia ancora in Rianimazione e il responsabile arrestato dalla Polstrada per tentato omicidio volontario, nella nottata tra domenica e ieri ci sono stati altri due feriti, per fortuna lievi, portati in ospedale. Ma con danni, questa volta, ingenti, sia dentro sia soprattutto fuori dal locale, con la recinzione perimetrale della stessa attività commerciale che è stata letteralmente sfondata con un’auto.

Ambulanza e carabinieri erano intervenuti verso l’una e mezza di notte. E poi ieri mattina, a parziale conclusione degli accertamenti, è scattato il deferimento, in stato di libertà, nei confronti di T.C., 19enne incensurato residente al campo nomadi di piazzale Europa, che si trova proprio al di là del Naviglio. In base alla prima ricostruzione il giovane, con altre persone ancora da identificare, in evidente stato di ubriachezza, infastidiva altri avventori e provocava ingenti danni al locale. Nella circostanza è rimasto ferito un 37enne originario della Repubblica Dominicana, regolarmente residente a Pavia, finito al pronto soccorso del Policlinico San Matteo per una contusione facciale riportata perché colpito da una bottigliata al volto.

Anche lo stesso 19enne poi denunciato, che ha riferito di essere stato a sua volta colpito da un’altra bottigliata, si è fatto refertare in pronto soccorso, per una prognosi di 7 giorni. Nella lite sono stati provocati ben più gravi danni al locale, con lancio di oggetti e tavoli ribaltati. Ma non solo. Il 19enne si sarebbe infatti messo alla guida di una Punto andando a sfondare il muretto esterno della veranda del locale. Sull’accaduto le indagini sono ancora in corso, anche se non potranno contare su nessun video per l’assenza di un sistema di videosorveglianza. Indagano i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Pavia.