di Manuela Marziani
"Avremmo voluto essere altrove invece di bloccare la strada, ma la disobbedienza civile funziona". Gli ambientalisti che ieri mattina hanno bloccato viale Matteotti con uno striscione hanno provato a spiegare le ragioni della protesta agli automobilisti che dovevano per andare al lavoro. "Non sappiamo come farci ascoltare – hanno aggiunto i ragazzi, dai 17 ai 20 anni – ci hanno portato via il futuro. Il Po è in secca e l’acqua per coltivare non è abbastanza. Che senso ha prendere una laurea, lavorare, se siamo condannati a morire di fame?".
Seduti o distesi in mezzo al viale, i ragazzi sono stati portati di peso in Questura. Con questa manifestazione gli attivisti di Ultima Generazione hanno portato a Pavia i blocchi stradali che si sono susseguiti per 10 giorni in aree extraurbane di Roma. La scelta è caduta su Pavia, che nel 2021 è risultata una delle città più inquinate non solo d’Italia ma di tutta Europa. "È importante dare un segnale alla popolazione locale, che vive direttamente l’impatto del cambiamento eco-climatico. È evidente qui il problema della siccità che colpisce gli agricoltori". Due le richieste: interrompere la riapertura delle centrali a carbone dismesse e procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nel 2022.