Altra aggressione in carcere Gli agenti: "Adesso basta"

L’allarme dei sindacati della polizia penitenziaria dopo l’ennesima violenza "Reggiamo tutto il sistema"

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di Umberto Zanichelli

Si allunga la lista delle aggressioni ai danni degli agenti della polizia penitenziaria all’interno del carcere vigevanese dei Piccolini. Dopo quella subita da un’agente nella sezione femminile e di quella avvenuta nel reparto maschile, questa volta è toccato a quattro agenti che sono stati aggrediti da un detenuto maghrebino, già noto per essersi reso protagonista di analoghi episodi nel recente passato, che si è scagliato contro di loro solo perché gli avevano chiesto di pazientare qualche istante prima di poter ricevere una dose di antidolorifico. A seguito dell’aggressione uno degli agenti ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano che lo hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni. "È arrivato il momento di dire basta – tuona Mirco Savastano, segretario generale aggiunto del Sindacato di polizia penitenziaria –. Siamo davvero stufi di essere la “valvola di sfogo“ dei detenuti che, vista l’attuale andamento della gestione dell’istituto, mettono a continuo rischio l’incolumità del personale che è sempre più abbandonato a se stesso. Ai colleghi vittime dell’aggressione e alle loro famiglie – prosegue il sindacalista – va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà. Non possiamo però non evidenziare – continua – come all’indignazione manifestata da più parti debbano poi fare riscontro fatti concreti, quelli che noi, come Sindacato di polizia penitenziaria, continueremo a chiedere con manifestazioni di protesta e di denuncia. Il nostro obiettivo è quello di spingere alla riflessione l’amministrazione carceraria e il mondo politico affinché si concretizzi un radicale cambio di tendenza in ordine alla gestione del sistema penitenziario. È arrivato il momento che al centro degli interessi, oltre ai detenuti, venga posta anche la polizia penitenziaria".