Alt alla sperimentazione del taser. Il Siulp: deterrente fondamentale

Il sindacato Siulp critica la sospensione del taser per la polizia locale a Pavia, mentre il ministro dell'interno vuole implementarne l'uso. Il Sap esprime solidarietà e sottolinea i benefici dell'arma. L'ex assessore difende la sperimentazione, ma l'attuale assessore si preoccupa degli effetti e dei rischi, puntando sulla prevenzione e l'educazione civica.

Alt alla sperimentazione del taser. Il Siulp: deterrente fondamentale

Alt alla sperimentazione del taser. Il Siulp: deterrente fondamentale

"Decisione singolare". Felice Romano, segretario generale del Siulp, il sindacato maggioritario del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, definisce così la scelta dell’amministrazione comunale di Pavia di sospendere l’utilizzo del taser per la polizia locale. "Solidarietà ai colleghi di Pavia – ha aggiunto Romano – privati di uno strumento fondamentale ed in uso alle forze di polizia nazionali, quale deterrente per evitare di giungere al contatto fisico evitando quindi conseguenze fisiche gravi, sia a coloro che pongono in essere la condotta violenta, oltre che a tutti gli operatori di Polizia. Il ministro dell’interno Piantedosi ha invece confermato di voler implementare l’utilizzo del taser. Anzi, come Siulp chiediamo da sempre che si adottino ulteriori ed innovativi strumenti operativi, come le BolaWrap o le tecniche operative del Bjj4Police di arti marziali totalmente finalizzate al contenimento della violenza dei soggetti che delinquono". Anche il Sap, attravero il suo segretario provinciale Giuseppe Vingiani ha espresso solidarietà nei confronti della polizia locale: "Il taser nel corso della sperimentazione tra settembre 2018 e maggio 2019 è stato utilizzato 60 volte e in 47 casi gli interventi si sono risolti con la semplice estrazione dell’arma, mentre nei rimanenti 13 il soggetto è stato colpito senza riportare alcuna conseguenza. Inoltre i taser ha permesso anche di salvare vite umane, in occasione di gesti autolesivi con armi da sparo o da taglio". "L’uso – ha aggiunto – può avvenire se c’è una proporzione rispetto al pericolo in corso, necessità dell’uso dell’arma e adeguatezza".

L’ex assessore alla polizia locale Pietro Trivi, che aveva promosso la sperimentazione ha sottolineato: "La prima polemica nazionale a poco più di 10 giorni dall’insediamento. Un record che prevedo resisterà a lungo". Ma l’attuale assessore Rodolfo Faldini non intende fare un passo indietro: "Chi amministra deve avere a cuore le persone, operatori e non, e salvaguardare entrambi. Voglio accertare se gli operatori abbiano la giusta copertura assicurativa e legale nel caso in cui l’utilizzo produca effetti "irreversibili" in chi lo subisce. Per quanto ne so, ne rispondono di persona. E mi preoccupano gli effetti della scossa elettrica in coloro che la subiscono e da fonti statunitensi apprendo essere numerosi i decessi verificatisi da vent’anni a questa parte. Penso sia opportuno potenziare il corpo di polizia locale e agire sulla prevenzione, sull’educazione civica e sul disagio sociale". M.M.