Allontanato da casa dopo l’arresto per maltrattamenti

Dovrà restare a 300 metri dalla moglie e dai figli . Non potrà parlare con loro

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Ieri pomeriggio, nell’udienza in carcere, l’arresto è stato convalidato. Ma il magistrato non ha ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere. Nei confronti di G.K., 39enne di nazionalità albanese, accusato di maltrattamenti in famiglia, sono stati disposti l’allontanamento dalla casa famigliare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, non solo il domicilio ma anche il luogo di lavoro e le scuole dei figli, con la prescrizione di mantenere una distanza non inferiore ai 300 metri. È stato anche disposto il divieto di comunicare, attraverso qualsiasi mezzo, con la persona offesa. La polizia era intervenuta due volte nella casa in viale Montegrappa a Pavia, poco prima delle 23 di domenica per una prima fase della lite, che sembrava conclusa con il marito che si allontanava dall’abitazione. Poi ancora verso mezzanotte e mezza, quando l’uomo, arrampicandosi dalla grondaia e forzando la porta finestra sul balcone, si era introdotto nuovamente in casa, prendendosela ancora con la moglie, 38enne connazionale. In casa c’erano anche i tre figli minorenni, di 8, 12 e 17 anni: il bambino ha chiamato il 112 chiedendo aiuto e il fratello maggiore ha aperto la porta ai poliziotti, che hanno trovato l’uomo che ancora continuava a inveire contro la moglie, strattonandola con violenza e facendola rovinare contro i mobili. Già alla prima pattuglia intervenuta nell’appartamento per la lite, la moglie aveva riferito di precedenti e continue aggressioni, che costringevano lei e i tre figli a vivere nella paura: nei giorni precedenti, l’avrebbe minacciata di morte con una sega. Dagli accertamenti era emerso che lo stesso uomo era stato già denunciato dalla moglie nel gennaio 2019, anche allora arrestato per lesioni personali in ambito familiare.

Stefano Zanette