Allevamento-lager di animali Il pm chiede due condanne

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Cani ed equidi trascurati e detenuti in modo non consono, con danni alla loro salute tali che in alcuni casi gli animali sono morti. È l’accusa mossa a vario titolo a una 53enne di Milano e a un 58enne e una 54enne entrambi di Catanzaro, a processo in tribunale a Pavia per maltrattamento di animali. Per loro l’accusa ieri in udienza ha rispettivamente chiesto la condanna a sei mesi e dieci giorni di reclusione per i primi due e l’assoluzione per la terza imputata. Secondo le contestazioni, i tre avrebbero in concorso contribuito a maltrattare gli animali di un allevamento da loro gestito nel Pavese. La situazione era emersa dopo la vendita nel novembre 2015 e nel gennaio 2016 di un volpino della Pomerania e di un bassotto che pochi giorni dopo essere arrivati nelle loro nuove case erano morti a causa del Parvovirus, patogeno molto aggressivo nei cani che si può prevenire con una corretta vaccinazione.

Nel settembre 2016 era scattata l’ispezione da parte dell’ATS di Pavia, con la scoperta, secondo le accuse, di una situazione complessa per gli animali. Per esempio, una femmina di rottweiler veniva tenuta all’esterno, legata a una corta catena e senza un rifugio in cui ripararsi dalle intemperie. Tra gli altri cani, due beagle, un bassotto, un cocker, uno Yorkshire e alcuni Spitz erano ricoperti di parassiti, presentavano problematiche alla pelle e al pelo e alcuni apparivano denutriti. Un cane golden retriever aveva sul muso diverse ferite verosimilmente autoinflitte, mentre alcuni cani sharpei erano in imminente pericolo di vita a causa di ferite infette. Presenti anche tredici equidi, solo sette avevano la documentazione sanitaria, secondo le contestazioni un asino appariva particolarmente deperito. Così era scattata l’incriminazione per i gestori dell’allevamento, due associazioni animaliste si sono costituite parte civile al processo. La sentenza è prevista per il 12 dicembre.

Nicoletta Pisanu