Albuzzano, taniche tra le macerie dopo l'incendio: Gallotti Salumi distrutta in mezz’ora

La titolare ancora in ospedale al San Matteo

I vigili del fuoco nella struttura danneggiata dal fuoco

I vigili del fuoco nella struttura danneggiata dal fuoco

Albuzzano (Pavia), 2 novembre 2018 - Diverse taniche sono state trovate tra le macerie del rogo che all’alba di mercoledì ha distrutto la Gallotti Salumi di Albuzzano. Sarebbe dunque stata utilizzata una gran quantità di quello che i vigili del fuoco definiscono un “liquido accelerante” per appiccare l’incendio, che in circa mezz’ora ha distrutto l’ampio capannone del noto salumificio pavese. La Procura ha disposto accertamenti tecnici, sia sulle taniche che sul coltello, anch’esso ritrovato nel capannone, con il quale sarebbero state inferte le ferite alle braccia della titolare, la 49enne Maria Grazia Gallotti. La donna resta ricoverata al Policlinico San Matteo, sia per l’intossicazione da fumo che per le ferite alle braccia, in condizioni non gravi ma comunque non è ancora in grado di essere sentita dagli inquirenti.

Che possa aver fatto tutto da sola, con atto di autolesionismo, è al momento solo un’ipotesi in attesa di riscontri. Il dipendente che l’ha tratta in salvo dal capannone in fiamme l’ha trovata all’interno dell’azienda, da sola. I carabinieri della Compagnia di Pavia non l’hanno comunque deferita e per ora dalla Procura non risultano indagati (fascicolo aperto contro ignoti), in attesa appunto degli esiti degli accertamenti tecnici disposti. Spetterà al magistrato individuare eventuali ipotesi di reato da contestare.

Per incendio doloso, «anche nel caso di incendio di cosa propria», come recita l’articolo 423 del Codice penale, il responsabile è accusabile «se dal fatto deriva pericolo per la incolumità pubblica». Se invece il rogo non mette in pericolo persone e non è suscettibile di propagarsi ad altre proprietà, eventualmente si configura il danneggiamento a seguito di incendio. Mentre per un eventuale danno economico procurato ad altri (ad esempio soci o dipendenti) sono le parti lese a dover sporgere querela di parte, ma per un conseguente procedimento in sede civile, non penale.