Pavia, dall’Università più aiuti ai giovani studenti: "Nessuno sarà escluso per reddito"

Il nuovo rettore apre l’anno accademico. Previsto anche un aumento dei dottorati

L’intervento del premio Nobel per la Fisica 2018 Gérard Mourou

L’intervento del premio Nobel per la Fisica 2018 Gérard Mourou

Pavia, 3 novembre 2019 - Un teatro Fraschini gremito con moltissimi giovani seduti in platea e nei palchi ha salutato l’anno accademico 2019-2020, il primo guidato dal rettore Francesco Svelto. Emozionato, il rettore ha tracciato i temi intorno ai quali intende organizzare il proprio mandato: apertura internazionale, inclusione degli studenti, aumento dei dottorati, incremento dei rapporti con le aziende e ampliamento delle infrastrutture, fra cui il progetto di un nuovo polo tecnologico e il nascente Campus della salute per medicina. Un altro aspetto che caratterizzerà i prossimi sei anni sarà la partnership sempre più forte con le istituzioni locali, i tre Irccs e gli altri enti di ricerca e formazione operanti sul territorio. «Il mio personale impegno, nei prossimi sei anni - ha detto Francesco Svelto -, sarà volto a garantire politiche inclusive degli studenti. Nessun giovane meritevole e desideroso di accedere alla nostra università rimarrà escluso per ragioni legate al reddito familiare. Già oggi il 30% dei nostri studenti è esentato dal pagamento delle tasse».

E includere vuol dire contrastare gli abbandoni, mettendo in campo tutte le azioni necessarie. «Il primo anno - ha detto il rettore - è quello in cui si concentrano in misura maggiore le rinunce agli studi. La percentuale di passaggio degli studenti dal I al II anno è in media pari al 75%, mentre è del 95% per quanti passano dal II al III anno. La percentuale di passaggio dal I al II anno si riduce per le lauree scientifiche e si attesta al 65%». Grazie alla presenza, in qualità di ospite d’onore di Gérard Mourou insignito del premio Nobel per le sue scoperte rivoluzionarie nel campo della fisica dei laser, la giornata inaugurale di ieri si è trasformata in una giornata dedicata alla ricerca. «Una università che fa ricerca e innovazione è una università che coinvolge i giovani - ha proseguito Svelto -. L’Università di Pavia ha circa 950 docenti, 24mila studenti e 600 dottorandi. Darò impulso alla scuola di dottorato e proporrò agli organi di governo di Ateneo di approvare un incremento del 10% del numero di borse per il dottorato di Ricerca. Con l’auspicio che le aziende ci seguano proponendo un analogo incremento di borse private».

Anche il presidente del Consiglio degli studenti, Simone Agutoli ha puntato l’accento sulle borse di studio che soltanto il 10% degli studenti italiani ottiene contro il 25% dei tedeschi, il 30% degli spagnoli e il 40% dei francesi. «Occorre investire in borse di studio - ha detto il ragazzo - e fornire supporti anche psicologici a chi ne ha bisogno, in modo da evitare i suicidi». Pensando poi ai tagli alle risorse per i collegi, Agutoli ha chiesto di preservare il sistema tutto pavese che prevede 11 collegi Edisu, garantendo le risorse necessarie. «In Italia si laurea un 30enne su 5 - ha ricordato -, ma i costi da sostenere per un figlio, magari pure fuori sede, ricadono quasi esclusivamente sulle famiglie». Rivolgendosi, infine al sindaco Fabrizio Fracassi seduto in platea, il rappresentante degli studenti ha chiesto spazi per gli eventi ricreativi. Nella  sua, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 2018 (insieme a Donna Strickland e Arthur Ashkin) ha illustrato le grandi applicazioni del laser nella scienza moderna: dalla medicina alle comunicazioni, sino ad arrivare ai viaggi nello spazio: «Una luce estrema che può produrre importanti risultati - ha sottolineato lo scienziato francese -: la più grande speranza del futuro della scienza e della società«. Ha chiuso la mattinata, la prolusione affidata a Silvia Priori, ordinario di cardiologia, su medicina personalizzata e terapie biologiche.