Broni, abusi sull'alunna disabile: prof condannato

Cinque anni e quattro mesi a un insegnante di 52 anni. La studentessa era minorenne

Il Palazzo di giustizia di Pavia dove l’insegnante è finito alla sbarra

Il Palazzo di giustizia di Pavia dove l’insegnante è finito alla sbarra

Broni (Pavia), 21 febbraio 2020 - Un professore di un istituto comprensivo in Oltrepo Pavese è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale su una sua alunna minorenne e disabile. Il Pm nel corso della sua requisitoria durante la precedente udienza, aveva chiesto la condanna a sette anni di reclusione. Il collegio del tribunale di Pavia ha stabilito anche il versamento di una provvisionale di trentamila euro nei confronti delle parti civili, i genitori della ragazza esercenti la patria potestà su di lei. Il risarcimento completo dovrà essere liquidato in separato giudizio civile.

Il docente, un uomo di cinquantadue anni nato a Pavia, era alla sbarra per i reati previsti dagli articoli 609 bis e ter del codice penale, cioè violenza sessuale su minore e l’aggravante prevista dall’articolo 36 della legge 104 del 1992, relativa alla disabilità della persona offesa. Infatti la ragazza, tredicenne all’epoca dei fatti contestati che risalgono al 2017, aveva un leggero deficit cognitivo, per cui a scuola era assistita dal docente di sostegno con cui svolgeva lezioni anche in un’aula separata dal resto della classe. Solitamente insieme a loro due c’era anche un altro studente, che seguiva le stesse lezioni. Tuttavia, secondo le accuse, approfittando di alcuni giorni di assenza del ragazzo, il professore coinvolto avrebbe abusato della giovane vittima toccandola e baciandola.

Una situazione di violenza che è emersa perché la studentessa si è aperta con alcuni adulti, raccontando gli atteggiamenti strani che il docente aveva nei suoi confronti. Così, erano scattate subito le indagini da parte degli investigatori. Gli accertamenti avevano poi portato a incriminare il cinquantaduenne. La ragazza nel corso dell’inchiesta è stata riconosciuta da un consulente esperto come persona attendibile e, anzi, incapace di mentire e portare avanti una menzogna: "Non avevamo dubbi sull’attendibilità della parte offesa, sostenuta anche dai riscontri avuti sulla vicenda – spiega Luciano Giulidori legale del foro di Pavia che assiste la giovane e la sua famiglia –. Siamo soddisfatti della sentenza, ora attenderemo le motivazioni". L’insegnante, che allo stato attuale risulta essere ancora in carica, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.