Vigevano, 15 aprile 2014 - Qualche mese fa era stato denunciato dai carabinieri per la sua attività di spaccio nei pressi della stazione di Mortara, così Allal Khalis, 58 anni, marocchino, conosciuto nell’ambiente dello spaccio come “Il Califfo”, aveva deciso di spostare i suoi interessi nella zona della stazione ferroviaria di Vigevano. Senza sapere o forse più facilmente fingendo di ignorare che quella “piazza” è da tempo territorio esclusivo di Said Tovatis, 44 anni, noto come “Maradona”. E forse proprio per fargli capire come stanno le cose Khalis è stato aggredito venerdì mattina nella zona dello scalo ferroviario vigevanese: a farlo è stato Ferjani Zammal, 42 anni, tunisino, che ha colpito il “pusher” ripetutamente alla testa con un bastone, come attesterebbero le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione che i carabinieri del capitano Rocco Papaleo hanno immediatamente acquisito.

Quello che forse avrebbe dovuto essere solo un avvertimento si è invece tramutato in omicidio. Khalis è stato infatti trovato privo di coscienza nella serata di venerdì in stazione a Mortara, dove era appena arrivato da Vigevano. Soccorso e trasportato al policlinico San Matteo di Pavia, il marocchino è morto ieri mattina a causa delle ferite riportate nell’aggressione. In poche ore i carabinieri di Vigevano hanno identificato l’aggressore, sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio. I militari hanno anche recuperato l’arma utilizzata per l’aggressione mortale.