di Umberto Zanichelli

Vigevano, 10 ottobre 2013 - Cinque furti in un solo anno, l’ultimo ad inizio settimana. La situazione si è fatta insostenibile per gli ortodossi russi vigevanesi che da qualche tempo hanno la loro chiesa in via della Costa, in un’ala dell’ex orfanotrofio “Riberia”. Tanto insostenibili che don Sergio Mainoldi, che della chiesa ortodossa ducale è la guida, sta valutando seriamente di chiedere al Comune di poter ottenere una nuova sede. «Quella attuale — spiega — è nella nostra disponibilità da qualche anno. Prima, siamo a Vigevano dal 2007, utilizzavamo la chiesa della Madonna degli Angeli, che ci era stata gentilmente concessa dalla diocesi. Poi il Comune ci ha trovato questi locali nell’ex orfanotrofio. Per alcuni anni le cose sono andate bene, ma negli ultimi dodici mesi siamo stati bersagliati dai ladri».

«L’ultimo tentativo, per fortuna fallito, è di inizio settimana. Qualcuno ha tentato di praticare un buco nel muro per entrare ma ha dovuto desistere, forse perché disturbato. Nella nostra chiesa non avrebbe però trovato nulla di interessante: da parecchio, da quando abbiamo subìto i primi furti, abbiamo trasferito altrove oggetti sacri, icone e arredi. Che per altro hanno un valore materiale piuttosto limitato, mentre per noi, come è facile capire, ne hanno uno simbolico molto alto».

Ecco perché alla luce degli ultimi fatti don Mainoldi sta pensando di spostare altrove la chiesa. «In questo stabile abitano parecchi abusivi — spiega — non tutti raccomandabili. Non è escluso che i ladri siano tra essi, ma in ogni caso la zona non è sicura. O non lo è più ora. Per questo — conclude l’arciprete — stiamo pensando seriamente di chiedere aiuto al Comune per ottenere una nuova sede: il nostro infatti non è soltanto un luogo di culto, dove si svolgono le funzioni religiose, ma anche un punto di incontro e di ritrovo dei fedeli».

umberto.zanichelli@ilgiorno.net