Pavia, 28 giugno 2013 - Lavoratori della Merck Sharp & Dohme in protesta. La manifestazione si è svolta a Pavia per protestare contro l’annunciata chiusura dello stabilimento, decisa dalla multinazionale farmaceutica entro la fine del 2014. Circa 160 tra operai ed impiegati hanno organizzato un corteo per le vie cittadine e un presidio davanti alla Prefettura. Una delegazione dei dipendenti della Merck ha poi consegnato in Prefettura un documento che contiene le ragioni dei lavoratori contro la chiusura dell’azienda, che potrebbe comportare la perdita del lavoro per circa 400 persone (oltre ai 270 dipendenti della Merck, altri 130 di ditte dell’i’ndotto farmaceutico).

"E’ importante affrontare una situazione cosi’ grave anche attraverso queste manifestazioni - ha sottolineato il senatore pavese Gian Marco Centinaio, della Lega Nord -. Oggi siamo tutti in campo, forze politiche e forze sociali, per sottolineare il fatto che Pavia e’ una citta’ che non vuole morire: tutti insieme porteremo avanti questa battaglia".

"Una volta si facevano scioperi per diminuire le ore di lavoro e aumentare le paghe, oggi si sciopera per poter lavorare - ha detto Daniele Bosone, presidente della Provincia di Pavia -. Stiamo attendendo che i vertici internazionali della Merck incontrino il ministro dello Sviluppo Economico, anche perche’ gradiremmo che oltre alla commercializzazione Merck continuasse anche a produrre in Italia".

Il sindaco Alessandro Cattaneo ha aggiunto: "Dobbiamo restare uniti al fianco dei lavoratori.
Dovremo fare tutto il possibile e l’impossibile affinche’ la Merck non lasci Pavia". "Questo era il primo giorno di sciopero per la Merck ed e’ stato un momento di importanza strategica - ha sottolineato Davide Ottini, della Cgil di Pavia -. La vertenza non sara’ facile ma e’ necessario guardare avanti, in attesa del prossimo incontro, che si terra’ a luglio con il Ministero e con l’azienda"