Roma, 18 aprile 2013 - Alberto Stasi  tornerà sotto processo davanti alla Corte d'assise d'appello di Milano. La Cassazione ha infatti rinviato gli atti ai giudici milanesi per un processo d'appello bisBisognera' attendere le motivazioni, che, stando a quanto prevede il codice, saranno depositate entro 90 giorni, per capire su quali punti i giudici d'appello-bis dovranno riesaminare gli atti del processo sul
delitto di Garlasco.

Nei loro ricorsi, il pg di Milano e le parti civili chiedevano anche di riaprire l'istruttoria, lamentando il mancato sequestro di una bicicletta dell'imputato e sollecitando una nuova perizia sui gradini di casa Poggi, dove Chiara venne ritrovata morta, e un'analisi piu' approfondita del dna sul capello trovato sul palmo della mano sinistra della vittima. Anche il sostituto pg di Cassazione, Roberto Aniello, aveva sollecitato ieri l'annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado che confermò, il 6 dicembre 2011, l'assoluzione gia' pronunciata dal gup di Vigevano nei confronti di Stasi il 17 dicembre 2009.

 

STASI: "DISPIACIUTO, NON CAPISCO MOTIVO" - ''Sono dispiaciuto, non si capisce il motivo''. Questa la reazione di Alberto Stasi all'annullamento della sua assoluzione per l'omicidio di Chiara, come riferito da uno dei suoi legali, Fabio Giarda. ''Leggeremo le motivazioni'', ha detto l'avvocato. 'Non ce lo aspettavamo - ha detto Fabio Giarda - le due sentenze erano granitiche e cristalline. Bisognera' vedere se la Cassazione ha accolto i motivi di ricorso o se ha solo accettato le richieste di rinnovazione''. Potrebbero essere due, infatti, gli elementi da riesaminare: il capello ritrovato nella mano di Chiara e la bicicletta. Ma anche se questi, ha spiegato l'avvocato, ''avevamo concordato insieme quali accertamenti fare''.

 

RITA POGGI: "CONTENTA, I GIUDICI HANNO CAPITO" - ''Sono contenta perche' i giudici hanno capito che Chiara ha bisogno di verita'''. E' il primo commento di Rita Poggi, sulla decisione della Cassazione di annullare la sentenza di assoluzione di Alberto Stasi, imputato per l'omicidio della figlia, e di disporre un nuovo processo d'appello.

 

IL CUGINO DI CHIARA: "PASSO AVANTI VERSO VERITA'" - ''Ho sentito i familiari di Chiara, sono soddisfatti ma anche molto emozionati: oggi e' stato fatto un passo avanti verso la verita'''. Lo ha detto Paolo Reale, cugino di Chiara Poggi. ''Nessuno parla di vittoria - ha aggiunto - e' un percorso che va avanti, accetteremo la nuova sentenza che verra', qualunque cosa sia''.  ''Oggi - ha aggiunto Reale - il mio pensiero e' andato a Chiara''. Reale e' anche il perito informatico che ha analizzato il pc di Alberto Stasi, unico imputato dell'omicidio assolto in primo e secondo grado, e la chiavetta Usb di Chiara. ''In quella chiavetta - circa un mese prima dell'omicidio Chiara aveva salvato degli articoli di giornale che riguardavano casi di pedopornografia'' ha ribadito Reale a chi gli chiedeva del movente del delitto e di un possibile collegamento con i file pedopornografici trovati nel pc di Stasi e per i quali e' stato condannato. ''Non si puo' dire se ci sia un collegamento - ha aggiunto - ci sono nella vicenda tanti puntini ma non un tratto che li unisce e per questo servono ulteriori verifiche. Credo comunque che il movente possa essere nato nella dinamica di coppia''.