Pavia, 5 aprile 2013 - Slitta al 17 aprile il verdetto della Corte di Cassazione per l'omicidio di Chiara Poggi, la studentessa uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. La decisione e' stata presa dal presidente della I Sezione penale Paolo Bardovagni prima di dare la parola al relatore Angela Tardio.

Secondo il legale dell'imputato Gianluigi Tizzoni il rinvio dell'udienza con le richieste del procuratore generale e le arringhe delle parti e' dovuto semplicemente al fatto che oggi la prima sezione penale avesse in calendario ''troppe cause''. Secondo il difensore di Stasi, il professore Angelo Giarda ''la relazione e' stata molto precisa e oggettiva e in questi giorni la corte avra' la possibilita' di esaminare le 270 pagine di memoria presentate''. ''Alberto - ha concluso Giarda - di certo non e' sereno, ma non solo per il rinvio di oggi''

 

L'UDIENZA - Oggi, 5 aprile, la Cassazione avrebbe dovuto decidere sul futuro giudiziario di Alberto Stasi, unico imputato per la barbara uccisione della giovane avvenuta il 13 agosto 2007, nella sua villetta di Garlasco, nel cuore della Lomellina. Stasi, che oggi lavora in uno studio di commercialisti a Milano, fu arrestato e scarcerato, processato e assolto in primo e in secondo grado. La suprema corte si pronuncerà il 17 aprile sul ricorso avanzato da accusa e parte civile che contestano, in più punti, l’assoluzione dei giudici d’Appello di Milano pronunciata il 6 dicembre 2011. Ma l’imputato, processato con il rito abbreviato, era già stato assolto dal gup di Vigevano il 17 dicembre del 2009 per “insufficienza di prove”.

 

GLI ELENTI DEL RICORSO - Per Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, sono diversi gli elementi che ruotano intorno al ricorso presentato in Cassazione: l’analisi mai eseguita su un capello trovato nella mano di Chiara e su alcuni frammenti di unghie della vittima e una bicicletta mai sequestrata ad Alberto. Altro elemento importante sarebbero i gradini che portano allo scantinato di casa Poggi. Il legale chiede infatti di includere anche i primi due gradini nell’esame sperimentale sulla camminata di Stasi. Elementi che, secondo i legali dell'accusa non sono mai stati presi in esame. 

IL CUGINO DI CHIARA - "Dal punto di vista della famiglia Il nostro intento é chiarire ogni dubbio che é rimasto". Lo dice Paolo Reale, cugino di Chiara Poggi, arrivando alla sede della Cassazione. Reale, che é anche consulente perito informatico per la famiglia Poggi, ha aggiunto: "A noi é sembrato che quella frase ‘verità inconoscibile’, scritta nel corso del processo d’appello di Milano, si possa scrivere solo dopo aver tentato ogni strada per chiarire i dubbi che sono rimasti. Siccome ce n’erano - ha spiegato - come il capello trovato nelle mani di Chiara che non é stato analizzato e che non sappiamo a chi appartiene, crediamo che sia doveroso per la vittima capire di chi fosse".

IL LEGALE DELLA FAMIGLIA POGGI -  “Non ci resta che aspettare: qualsiasi sentenza ci sarà, noi la rispetteremo”. Lo ha dichiarato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, arrivando in Cassazione.

STASI A SORPRESA IN AULA - Alberto Stasi attende in Aula l'avvio dell'udienza per il processo. Al momento sono in corso le udienze in camera di consiglio, mentre quella per la vicenda di Garlasco e' l'ottava tra quelle pubbliche e dovrebbe tenersi nelle prossime ore.