Vigevano, 6 marzo 2013 - Aggressioni ad agenti, violenze ipetute:  episodi, molto gravi, che sono soltanto uno specchio di una situazione che non è più sostenibile da parte del personale che opera presso il carcere di Vigevano. Di qui viene un allarme carceri che non risparmia nemmeno Pavia. Nei giorni scorsi, per due volte, nella prigione della Lomellina agenti della polizia penitenziaria sono stati oggetto di aggressioni che li hanno costretti ad andare all’ospedale. In un primo caso un detenuto ha dato in escandescenze nella propria camera e, una volta all’ora d’aria, si è scagliato contro chiunque incontrasse. Nel secondo, un detenuto insofferente allo stato di detenzione, ha preso per il collo un agente di vigilanza.

«Stiamo attraversando un periodo di forti tensioni all’interno dell’istituto di detenzione — commenta Michele De Nunzio, componente della segreteria regionale della Uil Pa Penitenziari —. Una situazione spesso strumentale ma altrettanto spesso dettata dalle condizioni detentive davvero intollerabili. Penso che il grave sovraffollamento del carcere di Vigevano sia l’elemento principale che genera questi “squilibri” interni». E in effetti i numeri sono impressionanti: il carcere della frazione Piccolini di Vigevano, costruito per ospitare 236 detenuti, attualmente ne conta 495. E la pianta organica che prevede 264 agenti, ne conta oggi appena 196.

Dati altrettanto allarmanti arrivano dal carcere di Pavia, che sta letteralmente scoppiando. Rispetto a una capienza sulla carta di 247 persone, infatti, i detenuti sono quasi il doppio, 488. Inferiore a quanto previsto in pianta organica anche il numero di agenti impegnati che è di 241 persone, a fronte delle 285 ipotizzate. Ma il carcere di Torre del Gallo è destinato ad ampliarsi. A maggio, dopo qualche ritardo a causa di problemi strutturali che hanno fatto slittare l’inaugurazione, si aprirà un nuovo padiglione, il rischio è però che non venga adeguata la pianta organica.

«Se non aumenterà il numero degli agenti — ha detto Gian Luigi Madonia, segretario regionale della Uil Pa, Penitenziari Lombardia — aprire nuovi padiglioni con un numero di agenti già carente, ritengo sia una scelta inopportuna». E, come è destinata ad ampliarsi la casa circondariale di Pavia, lo è anche quella di Voghera dove al momento, però, si sta leggermente meglio. A fronte di una capienza di 163 detenuti, si trovano ristretti in 211. Inferiori al previsto pure gli agenti che sono 165 e non 187 come dovrebbe essere.