Pavia, 21 ottobre 2012 - Il Duomo di Pavia, rimasto chiuso per quasi 17 anni per consentire un lungo intervento di restauro (costato 41 milioni di euro), ha definitivamente riaperto le sue porte oggi pomeriggio con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Giovanni Giudici. Una celebrazione che ha seguito di otto giorni la traslazione delle reliquie di San Siro, patrono di Pavia, e la successiva lettura ininterrotta della Bibbia, giorno e notte, dalla prima all'ultima parola.

La chiesa simbolo della diocesi pavese tornerà dunque ad ospitare i riti più importanti. ''Questo Duomo maestoso, che abbiamo benedetto - ha sottolineato mons. Giudici nella sua omelia -, e' eredita' che abbiamo ricevuto; e' stato voluto ed edificato nella collaborazione stretta e cordiale della comunita' cristiana e della comunita' civile. In unità ci si è ritrovati a lavorare fianco a fianco per superare la drammatica emergenza seguita al crollo della Torre Civica nella primavera del 1989, e oggi la Cattedrale riprende il suo posto nella città e in essa siamo convocati per festeggiare la bella impresa civile e tecnica, e per celebrare, con l'eucaristia, la vita stessa della comunità cristiana''.

"'Sento la necessita' di ringraziare - ha aggiunto il vescovo - tutti coloro che, in modi diversi, hanno consentito la realizzazione di questo evento: le istituzioni dello Stato, a livello nazionale, regionale e locale; Enti e fondazioni; la comunita' ecclesiale nelle sue varie componenti, dalla Fabbriceria della Cattedrale, agli Uffici Diocesani, alle parrocchie; e poi Associazioni, privati e cittadini. Un ricordo particolare ed esplicito desidero esprimere agli studiosi che hanno elaborato i necessari interventi, e un pensiero di viva gratitudine vada ai tecnici e agli operai che hanno compiuto i lavori con competenza e perizia''.

In apertura della messa, e' stato letto il messaggio inviato da Papa Benedetto XVI a mons. Giudici in occasione della riapertura della Cattedrale.