Linarolo, 16 settembre 2012 - Oggi il ponte della Becca compie 100 anni, perché si decise di costruirlo? «Furono, infatti, le necessità dei proprietari terrieri pavesi e milanesi che possedevano superfici vitate sulle colline stradelline a spingere per la realizzazione di un collegamento tra le due sponde, alla confluenza tra i fiumi Po e Ticino - racconta Giulio Guderzo, storico di fama, professore emerito dell’università ed esperto di comunicazioni -Perché i grappoli venivano pigiati a Pavia. E dovevano raggiungerla.Prima si usavano i traghetti, poi con l’Unità d’Italia del 1861 si pensò a realizzare un ponte di barche. Le chiatte, però, in tempo di piena venivano sommerse delle acque e la vendemmia avveniva esattamente nei tempi di piena. Fu per questo motivo che ci si pose il problema di un transito sicuro per le uve che diventavano vino da consumarsi anche a Milano».


E allora cosa avvenne?
«Nel 1882, quindi si costituì un Comitato di cittadini e tecnici, che pensò a un progetto tecnico finanziario per la costruzione di un ponte stabile alla Becca. La decisione di allora prevedeva la realizzazione di un ponte lungo 800 metri su dodici travate per la minor spesa di costruzione e per la possibilità di un suo eventuale prolungamento con nuove travate, in funzione delle variazioni dell’andamento del fiume».


Ma le cose non andarono come previsto...
«Passarono 30 anni prima d’avere il ponte. Il progetto redatto dall’ingegner Bergamini nel 1883 era pronto e ci si interrogò su chi avrebbe dovuto sostenere la spesa, visto che mancavano i fondi»
 

E cosa accadde dopo?
« Inizialmente si pensò di far pagare i proprietari terrieri, poi però intervenne Luigi Montemartini, socialista riformista, apostolo delle Cantine sociali d’Oltrepo che agitò le acque. Eletto deputato nel 1900, riuscì a trovare una parte dei fondi per la realizzazione dell’opera».
 

Quando iniziarono concretamente i lavori?
« Nel 1904 si costituì il Consorzio dei Comuni interessati con la partecipazione di 17 amministrazioni comunali. Rimaneva comunque la necessità di contenere i costi. Si spesero due milioni 850.000 lire, il 9 aprile 1910 avvenne la consegna dei lavori che si conclusero il 20 maggio 1912, mentre il Certificato di Pubblico Transito venne rilasciato il 22 giugno».


Chi presenziò all’inaugurazione del 7 luglio?
«Vittorio Emanuele di Savoia Conte di Torino, nipote di Vittorio Emanuele II. In quel momento però Montemartini non potè essere presente e sembra ci sia stato un secondo banchetto alla presenza del deputato oltrepadano, del sindaco di Pavia Emilio Franchi Maggi e degli operatori che avevano costruito il ponte».
 

Quali personaggi illustri sono transitati sul ponte?

«Nessuno di cui si abbia notizia. Il ponte della Becca è sempre stato viario e in un momento in cui non esistevano auto, ma solo carri, il ponte più importante era quello ferroviario costruito nel 1867 a Mezzana Corti, che assicurava i collegamenti tra Genova e Zurigo. Le varie personalità si spostavano in treno, non abbiamo testimonianze di passaggi importanti».Anche se magari chi è passato non ha pensato di farsi immortalare sul ponte.
 

manuela.marziani@ilgiorno.net