Pavia, 5 luglio 2012 - un aperitivo elettorale accompagnato da un tradizionale e beneaugurante “taglio della caciotta”. Giovanni Giovannetti nella seconda edizione del suo “Sprofondo Nord” a pagina 108 racconta la serata dell’allora candidato sindaco Alessandro Cattaneo con Pino Neri, accusato di essere il capo della ’ndrangheta lombarda.

«All’incontro con gli amici degli amici - prosegue Giovannetti -, lui ci andò insieme al comune conoscente Francesco Rocco Del Prete, uno tra i più solerti fiancheggiatori del giovane sindaco “antimafia”. Cinque mesi dopo aver brindato insieme all’imberbe candidato - eletto a sua insaputa con i voti della mafia - il 31 ottobre 2009 Pino Neri innalzerà di nuovo alto il suo calice al Circolo “Falcone-Borsellino” di Paderno Dugnano, per festeggiare la ritrovata concordia tra le “Locali” padane e la terra madre dopo l’omicidio di Novella (capo della Lombardia)».

Un episodio che oggi potrebbe riecheggiare a Milano nell’aula di via Ucelli di Nemi in cui si celebra il processo dell’inchiesta “Infinito”, perché tra gli altri sul banco dei testimoni ci sarà il sindaco Alessandro Catteneo. «Ho sempre detto di essere stato a quella cena - racconta il primo cittadino -. Anche se prima di allora non sapevo che faccia avesse Pino Neri. Me l’ha presentato Del Prete candidato alle elezioni e che conoscevo come mio compagno di università a Ingegneria. Ho scoperto dopo le sue frequentazioni».

Secondo il sindaco quello con Neri era stato un evento come tanti. «Avrò preso parte a un centinaio di cene in campagna elettorale - ha aggiunto Cattaneo -. Ero sostenuto da sei liste per un totale di 240 candidati, tendenzialmente cercavo di andare ovunque mi invitassero. In quell’occasione mi ero trattenuto solo il tempo di un aperitivo, senza neppure conoscere tutti gli invitati».

A quasi due anni dall’inchiesta che portò in carcere l’allora direttore sanitario dell’Asl Carlo Chiriaco, l’avvocato Pino Neri e fece arrivare un avviso di garanzia per corruzione elettorale all’ex assessore al Commercio Pietro Trivi, quindi la questione entra nel vivo. «Sono contento di poter dire la mia - ha proseguito il sindaco - anche perché dalla bufera di due anni fa in cui si voleva fare piazza pulita della giunta contaminata dalla ‘ndrangheta ne è passata di acqua sotto i ponti.

Trivi è stato assolto in due gradi di giudizio tanto che si parla di un suo rientro in giunta e nel rito abbreviato alla città, parte lesa è stato anche riconosciuto un risarcimento». Insieme a Cattaneo, Angelo Ciocca e Luigi Greco tra i testimoni oggi ci sarà pure Ettore Filippi che racconterà di un’infuocata telefonata ricevuta da Neri a causa del conteggio delle preferenze attribuite a Del Prete.

di Manuela Marziani