Cava Manara, 5 maggio 2012 - Non sarà realizzata la discarica di rifiuti inerti e di rifiuti speciali non pericolosi in cemento amianto al confine tra i comuni di Cava Manara e di San Martino Siccomario. La società Risorse Future srl che aveva proposto l’intervento, nei giorni scorsi ha inviato una lettera a Regione, Parco del Ticino, Arpa e ai Comuni interessati annunciando la rinuncia al progetto e chiedendo l’archiviazione della pratica. Nella decisione della società hanno pesato i pareri negativi del Parco del Ticino.

In particolare l’ultimo, concordato con la Provincia e i Comuni (Sommo, Zinasco, Carbonara Ticino, Travacò, Villanova e San Martino) nella conferenza di servizi, in cui si chiedeva la modifica sostanziale del progetto e la sua ripresentazione. Inizialmente, la società aveva chiesto di poter stoccare 700 mila metri cubi di lastre d’amianto e 130mila metri cubi di rifiuti edili. Successivamente, per l’ex Cava Villa era stato ipotizzato un ridimensionamento che prevedeva non più il deposito di materiali inerti da 130 mila metri cubi nel territorio di San Martino, ma solo lastre d’amianto nel territorio di Cava Manara.

Il 9 febbraio, però, il direttore del Parco del Ticino Claudio Peja ha detto che «l’attività di scavo prevista non rispetta la distanza minima dai binari di 50 metri». «Inoltre - ha aggiunto - per l’attività di scavo e asportazione di materiale inerte il progetto non indica la destinazione dello stesso, fattore rilevante anche per verificare la procedura autorizzativa da prevedere e la compatibilità con gli strumenti di pianificazione di settore (non è indicato nel progetto se si tratta di una cava di prestito o altro).

Il progetto definitivo della Broni - Mortara non contempla gli interventi proposti e non sono previsti approvvigionamenti di materiale inerte da questo sito». «Per questi motivi il Parco del Ticino esprime parere negativo sia in relazione all’impatto dell’intervento sull’ambiente anche potenzialmente futuro sia perché la presenza della cava non rispetta la distanza minima dalla linea ferroviaria». E il progetto è stato ritirato.

di Manuela Marziani