Milano, 5 marzo 2012 - "A giudizio della corte la decisione di primo grado è immune da vizi e merita di essere confermata". Lo scrive il giudice Fabio Tucci nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 6 dicembre la corte d'assise d'appello di Milano ha confermato l'assoluzione di Alberto Stasi dall'accusa di aver ucciso, il 13 agosto 2007 a Garlasco, la fidanzata {{WIKILINK}}Chiara Poggi{{/WIKILINK}}. La sentenza di primo grado era stata emessa a Vigevano, con rito abbreviato dal giudice per l'udienza preliminare Stefano Vitelli.

"Il giudice di Vigevano ha compiuto uno scrupoloso studio del materiale probatorio sottoposto al suo esame, dandone conto in motivazione in modo chiaro ed esauriente - scrive Tucci -. Egli ha mostrato di possedere salde
conoscenze nel campo dei problemi epistemologici della prova penale,
e di quella tecnico-scientifica in particolare. I periti, dal canto loro, nell'espletamento delle indagini affidate, hanno adottato approcci metodologici di acclarato vaglio scientifico, unica via che conduce al risultato probatorio che, dal punto di vista della scienza, è corretto attribuire alla presenza - ma come si vedrà soprattutto all'assenza - dei 'segni' che e stato possibile assicurare all'indagine.Tutto ciò ha condotto all'ineccepibile affermazione della contraddittorietà e insufficienza della prova della colpevolezza di Stasi per l'efferato omicidio di Chiara Poggi".