Pavia, 7 dicembre 2011 - L’amianto fa paura e nel Pavese più che nel resto della provincia. Lo dicono anche i dati dell’Inail che, prendendo in esame le malattie professionali, evidenziano come siano calate complessivamente le denunce pervenute all’istituto, ma siano tristemente quasi raddoppiate le malattie da asbesto (dovute all’esposizione all’amianto) passate dalle 26 riscontrate nel 2009 alle 39 del 2010.

E in particolare sono lievitate dell’88% le neoplasie da asbesto che rappresentano la quasi totalità delle patologie derivanti dalle polveri. Per i tumori, infatti, si è passati dai 18 casi del 2009 ai 34 del 2010, segno che stanno lentamente venendo al pettine i “nodi” del passato, quando i lavoratori erano costantemente a contatto con l’amianto senza avere la consapevolezza del pericolo che stavano correndo. E non siamo ancora arrivati al picco annunciato per il 2015.

A parte questa ferita sempre aperta nel territorio, che riguarda soprattutto il settore dell’industria, un altro rilevante problema per la provincia è quello delle malattie osteo-articolari e muscolo tendinee. Anche in questo caso, è stata l’industria e il settore dei servizi a pagare il contributo più alto con 26 denunce, contro le 4 del mondo agricolo, dove si sono avute anche 4 denunce di affezioni dei dischi vertebrali, oltre a un caso di tumore.

Nel settore industriale e dei servizi, a fronte di 98 denunce complessivamente presentate contro le 102 del 2009, si sono avute anche 10 tendiniti, 8 affezioni dei dischi vertebrali e 8 malattie osteoarticolari di vario genere (numeri in salita rispetto al precedente anno di riferimento). Inoltre, sono state denunciate anche 15 ipoacusie da rumore (contro le 23 del 2009), ma si sono avute anche 3 malattie respiratorie non da asbesto (erano state 9) e 6 tumori non da asbesto contro i 7 del 2009. Intanto cominciano a farsi strada anche le malattie cutanee: 4 i casi denunciati. E, se i lavoratori non stanno bene, gli imprenditori hanno di che preoccuparsi. Nel 2010, infatti, sono aumentate le ispezioni. Sono state controllate 149 aziende e nella quasi totalità (140) sono state riscontrate irregolarità.