Como, 20 maggio 2011 - Venti anni di carcere per Stefani Albertani accusata dell’omicidio della sorella Maria Rosa e del tentato omicidio dei genitori. La 28enne di Cirimido nel maggio del 2009 uccise la sorella di 40 anni, il cui corpo carbonizzato fu scoperto solo due mesi dopo. La giovane di Cirimido era stata arrestata nel luglio 2009 per l’omicidio della sorella, scomparsa nel mese di maggio.

A ottobre dello stesso anno, la 28enne aveva aggredito l’anziana madre, tentando di strangolarla e aveva provato a dare fuoco alla macchina sulla quale si trovavano entrambi i genitori. Il movente era di carattere economico: Maria Rosa aveva chiesto un prestito ai genitori per poter acquistare un'abitazione ma i soldi erano stati dilapidati da Stefania.

La condanna è stata inflitta in udienza preliminare con il rito abbreviato. Alla Albertani è stato riconosciuto un vizio parziale di mente e la condanna non è giunta all'ergastolo. La 28enne di Cirimido è stata ritenuta socialmente pericolosa: per questo incomincerà a scontare la pena dopo almeno tre anni di reclusione all'interno di un ospedale psichiatrico giudiziario. Per il medesimo motivo eil giudice ha fissato altri tre anni di libertà vigilata a fine pena.