'Mi ricordo, sì, io mi ricordo': il passato di Pavia in mostra

Fino al 2 luglio al Broletto i ritratti corali in bianco e nero realizzati da Guglielmo Chiolini

Uno dei gruppi che si trovano esposti

Uno dei gruppi che si trovano esposti

Pavia, 8 giugno 2017 - Si intitola "Mi ricordo, sì, io mi ricordo" la mostra di ritratti corali in bianco e nero che si inaugura alle 18 di oggi, giovedì 8 giugno nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto in piazza della Vittoria dove proseguirà fino al 2 luglio. In esposizione ci saranno fotografie di militari dopo la liberazione, universitari in posa per un raduno scientifico in un cortile dell’ateneo, medici e infermieri di un reparto dell’ospedale, classi di scuole materne ed elementari, parrocchiani sul sagrato di una chiesa, compagnie di amici al ristorante.

I volti catturati dall’obiettivo fotografico di Guglielmo Chiolini sono protagonisti della mostra, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Pavia e curata da Roberta Manara, che si propone come un viaggio nella memoria attraverso una sessantina di immagini del nostro passato. La mostra, che nel titolo strizza l’occhio al celebre docufilm su Marcello Mastroianni, in cui l’attore ormai anziano parla di memoria, di vecchiaia, di amore e interrogativi esistenziali, è una sorta di esercizio collettivo per dare un’identità ad alcuni personaggi, una data, un nome, un luogo, tasselli di questo mosaico corale della storia pavese del Novecento. Dentro ogni scatto c’è una storia, perché Chiolini non era solo un maestro della fotografia, era anche un grande osservatore della vita e della società. Con il suo lavoro ha costruito negli anni il poderoso affresco di un’epoca fatto di volti, luoghi, ambienti e avvenimenti.

"Si tratta - spiega Susanna Zatti, direttrice dei Musei Civici - di una fonte importantissima di documentazione relativa a molti aspetti della storia italiana del XX secolo, e per Pavia, poi, è il deposito delle memorie collettive di un’intera comunità che in quegli scatti ritrova i monumenti, le vedute, i personaggi pubblici e, soprattutto, tanta gente comune che ha posato davanti alla sua macchina fotografica per lasciare traccia di sé".

L'esposizione è aperta giovedì e venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30  e dalle 16 alle 19 con ingresso libero