Olimpiadi di Tokyo, Jacobs oro storico nei 100 metri made in Desenzano

Nato a El Paso da sempre vive con la mamma sulle sponde del Garda. "Era il mio sogno da bambino: ho corso più che potevo"

Marcell Jacobs oro nei 100 metri

Marcell Jacobs oro nei 100 metri

Brescia, 1 agosto 2021 - E' made in Desenzano l'oro storico conquistato nei 100 metri divorandoli in 9 secondi e 80 all'Olimpiade di Tokyo. Perché Marcell Jacobs, sarà nato a El Paso nel Texas, ma a Desenzano sul Garda è cresciuto dall'età di due anni insieme a mamma Viviana. 

Marcell Lamont  Jacobs, fisico davvero bestiale, corpo per quasi la totalità tatuato, è entrato nella storia dello sport italiano e dell'atletica leggera di tutta Europa nella gara Regina, i 100 metri. ll suo sangue è un po' texano e molto bresciano.  Sulla pista dello stadio Olimpico ha stampato un crono eccezionale, mostruoso, che solo uomini-jet sono riusciti a realizzarlo: 9 secondi e 84. Dal 13 maggio scorso a oggi il velocista delle Fiamme Oro e' passato da 9"95 a 9"84 per un miglioramento di oltre un decimo che su questa distanza è un'enormità. E' il primo italiano a raggiungere una finale olimpica nei 100 metri. Meraviglioso l'abbraccio subito dopo il traguardo con Gianmarco Tamberi, capitano della nazionale di atletica avvolto nel tricolore, che aveva vinto l'oro pochi minuti prima nel salto in alto.

Medaglia dedicata al nonno

"Era il mio sogno da bambino: ho corso più che potevo. Non vedo l'ora di sentire domani l'inno di Mameli", ha detto ai microfoni di RaiSport. "E' un sogno, ci metterò una settimana per rendermi conto. Mi sentivo meglio della semifinale e mi sono detto che non avevo nulla da perdere. Vincere alle Olimpiadi ripaga delle tante batoste prese in passato", ha aggiunto Marcell . "Non avevo nulla da perdere, e poi quando ho visto Gimbo vincere l'oro pochi minuti prima mi sono gasato di brutto. Ho detto 'Perché non posso farcela anche io?', e allora ho iniziato a correre, correre più veloce che potevo. E adesso sono qui. E sono la persona più felice del mondo". 

Poi una dedica speciale, molto bresciana:  "Sono grato al mio staff, abbiamo fatto un grande lavoro a partire dall'indoor. Sono persone fantastica. Anche con Nicoletta Ramazzi, la mia mental coach, ho lavorato tanto. Dedico la vittoria in primis a mio nonno che non c'è più e a tutta la mia famiglia". 

Una vita di corsa

Marcell, 27 anni il prossimo 26 settembre, atleta dalla vita familiare tribolata, papà di tre figli avuti con due relazioni diverse. Con suo papà Lamont, marines che prestava servizio alla caserma Ederle di Vicenza, ha riallacciato i rapporti solo recentemente.  Mamma Viviana Masini di Desenzano sul Garda dopo la nascita dei Marcell decise di non seguire il marito che trasferito per una missione in Corea del Sud. Marcell, che aveva iniziato a praticare l'atletica leggera all'età di dieci anni, prima di dedicarsi prettamente alla velocità era stato un ottimo saltatore in lungo. Nel marzo scorso si è laureato campione d'Europa al coperto sui 60 piani nel marzo scorso a Torun con un'altra sensazionale prestazione cronometrica, 6"47. Oggi è entrato nella storia.

La gioia di mamma Viviana

 "La vita di Marcell è stata un grande sacrificio. È vissuto senza padre e gli ho fatto da papà e mamma. Ha superato tante difficoltà e ora si merita tutto". Sono le prime parole della mamma di Marcell Jacobs, campione olimpico nei cento metri. "Avevo buone sensazioni dopo che avevo trascorso un mese con lui e i suoi fratelli a Tenerife. Da quel periodo sono cambiati i suoi progetti ed è arrivato alla vittoria di oggi", ha aggiunto mamma Viviana che ha seguito la gara con altri parenti e amici dall'albergo di proprietà sulla sponda bresciana del lago di Garda. "Avevo detto che era il nuovo Bolt. Lo ha dimostrato, è il più veloce". "Era un desiderio che avevo nel cuore per mio figlio di arrivare a questi livelli, ma sinceramente così no, non me l'aspettavo - ha aggiunto -è riuscito a raggiungere il suo sogno, se lo merita dopo tanti sacrifici e una vita tortuosa, con tante difficoltà. Da piccolo gli dicevo che avrebbe raggiunto Usain Bolt, e ce la stiamo facendo. Il prossimo obiettivo è il record del mondo. E ce la farà, se non quest'anno l'anno prossimo"

Il tatuaggio

Sul corpo ne ha già una collezione, ma come si fa a non celebrare un oro nei 100 alle Olimpiadi? Sulla schiena ha una tigre, poi sul corpo le date di nascita dei figli e della madre. E ancora un mappamondo, la rosa dei venti, la scritta 'carpe diem, il Colosseo con un gladiatore e i cinque cerchi delle Olimpiadi. Insomma di spazio ce n'è poco, ma al ragazzo non manca l'inventiva e una soluzione la trova perché si deve celebrare la gloria dei Giochi.

Standing ovation alla Camera

Standing ovation e lungo applauso in Aula alla Camera per le due medaglie d'oro ottenute dall'Italia a Tokyo. I deputati, impegnati nella discussione generale sulla riforma della giustizia, hanno seguito le gare di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs e dopo che Jacobs ha tagliato per primo, con un successo storico per l'Italia, il traguardo dei cento metri, è scattato l'applauso con standing ovation.  Pressoché immediate le "vive congratulazioni" del capo della Polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza, prefetto Lamberto Giannini. Ma da tutta la politica si leva un coro unanime di complimenti: da Enrico Letta a Nicola Zingaretti, passando per Luigi Di Maio e Matteo Renzi. 

Le congratulazioni 

"Sono orgoglioso di voi, vi ho seguito: state onorando l'Italia", è stato il commenro del presidente del Consiglio.  Mario Draghi ha  telefonato a Tokyo al numero 1 del Coni, Giovanni Malagò, per complimentarsi per la splendida giornata dell'Italia alle Olimpiadi. Poi si è fatto passare i due atleti che hanno vinto la medaglia d'oro nell'atletica, prima Jacobs, poi Tamberi, ha ribadito i complimenti e ha concluso: "Siete stati bravissimi, vi aspetto a Palazzo Chigi".

"Sono molto felice per l'atletica italiana, abbiamo l'uomo più veloce del mondo e l'uomo che salta di più al mondo. Complimenti a Jacobs e Tamberi che ci hanno reso orgogliosi". Così il presidente del Coni Giovanni Malagò dopo i due ori di Jacobs e Tamberi.  E ancora:  "Le parole non bastano e neanche servono. Avete vinto due ori che valgono la storia e la riscrivono facendo brillare lo sport italiano nel firmamento olimpico". "L'atletica italiana aveva bisogno di rimettere dei puntini sulle 'i' e ha dimostrato che c'è", ha detto Sara Simeoni, oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 all'Ansa. "Il fatto che Tamberi sia riuscito a riportare il salto in alto sul podio olimpico, è una cosa che mi ha fatto veramente piacere, mi sono emozionata. A seguire è arrivato l'oro di Jacobs, che è una ragazzo con delle potenzialità enormi". Soddisfatta anche la campionessa azzurra di sci Sofia Goggia: "La più grande giornata di sempre dello Sport italiano", ha scritto sui social. "La storia siete voi. Fantastiche tutte le medaglie di questi Giochi Olimpici", ha invece twittato commissario tecnico della Nazionale di calcio campione d'Europa, Roberto Mancini. Congratulazioni a Jacobs anche dal Brescia Calcio. "Jacobs - si legge nelle nota diffusa dalle Rondinelle - ha infranto il record europeo di disciplina in due occasioni: la prima in semifinale siglando 9''84 e poi in finale migliorando il tempo e spingendosi sul 9''80 che gli ha consentito di conquistare l'oro. Una prova straordinaria che rimarra' nella storia e rende orgoglioso tutto il popolo bresciano".

Orgoglio lombardo

 "La domenica della vita! Un salto e uno scatto che portano l'Italia sul tetto del mondo", così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta sui social le vittorie italiane nel salto in alto e nei cento metri di velocità alle Olimpiadi. "Gianmarco Tamberi vola nel cielo giapponese e Marcell Jacobs è il razzo di Tokyo: due medaglie d'oro più che fantastiche". "Da desenzanese la gioia è ancora più grande. Complimenti e grazie a Marcell per un'impresa davvero storica". Un abbraccio speciale arriva dall suo Garda. "Grazie Marcell. Desenzano ti è grata». Così Guido Malinverno, sindaco di Desenzano del Garda, il Comune in Provincia di Brescia dove è cresciuto l'oro olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs, ha ringraziato l'atleta sulle sue pagine social dopo la vittoria dell'oro olimpico a Tokyo. Lo dice Viviana Beccalossi, capogruppo del 'Gruppo Misto' nel Consiglio regionale della Lombardia e nativa di Desenzano sul Garda, la città di Marcell Jacobs. "Appena sarà' possibile - aggiunge Viviana Beccalossi - inviteremo, con il governatore Attilio Fontana e il presidente del Consiglio Alessandro Fermi, Marcel  Jacobs in regione per conferirgli un riconoscimento ufficiale". - "Ma quante emozioni ci hanno regalato oggi? Marcell Jacobs, da Desenzano del Garda a Tokyo, per conquistare la medaglia d'oro nei 100 metri. Oro anche per Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Siete nella storia ragazzi", così sui social la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.