Olimpiadi 2026, il Coni ufficializza la candidatura di Milano-Cortina / VIDEO

Il sindaco di Torino Chiara Appendino: "Chiedermo conto di questa scelta"

Olimpiadi 2026

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Milano, 1 ottobre 2018 -  "Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina". Lo ha annunciato durante la riunione di Giunta il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.  E ha aggiunto: "Quella di Lombardia e Veneto sara' quindi la candidatura italiana per le Olimpiadi del 2026. Era una notizia che aspettavamo, siamo molto felici. Adesso dobbiamo cominciare a lavorare alacremente perche' la candidatura venga approvata anche dal CIO". Poi, ha sottolineato: "Iniziamo a vincere. Il problema dei fondi non è il principale, lo risolveremo. Ne parleremo dopo aver vinto, toccando ferro. Regione Lombardia e Regione Veneto, l'imprenditoria di questo territorio, sarebbero comunque in grado di fare fronte a queste esigenze", nel caso in cui lo Stato non intervenisse con propri fondi. 

Soddisfatto anche il presidente del Veneto, Luca Zaia: "Questa mattina ho parlato con il presidente del Coni Malagò, il quale mi ha annunciato ufficialmente la sua firma sull'atto di candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi della neve 2026". "Siamo ovviamente felicissimi - ha aggiunto - di questa scelta. Ringrazio il governo, il Coni e tutti gli interlocutori che in questi mesi hanno lavorato per questa candidatura che onoreremo lavorando a testa bassa perché rimanga nella storia come un'Olimpiade memorabile. Avanti tutta!".

"Chiederemo conto di questa scelta", ha invece affermato il sindaco di Torino Chiara Appendino. "Torino con le sue valli c'e' e c'e' sempre stata - ha aggiunto - al Paese qualcuno dovra' spiegare perche' si porta avanti una candidatura che prevede di costruire ex novo, quando da un'altra di poteva fare senza costruire nulla. Quindi nessun impatto ambientale, minor impatto economico. Era l'unico modello sostenibile dato che il Cio chiedeva di riutilizzare gli impianti. Torino e le sue valli li ha". "Abbiamo combattuto fino alla fine - ha proseguito - per poter fare un'Olimpiade che fosse sostenibile, che si basasse sul riutilizzo. Io sono arrivata anche a mettere le mie dimissioni sul piatto per portare avanti questa candidatura, ci ho creduto fino in fondo". Appendino ha concluso: "Il Coni porti in votazione i dossier, la candidatura di Torino è ancora in campo. Si entri nel merito dei dossier, si analizzino costi in modo analitico e il Coni si assuma la responsabilità delle proprie scelte".

Sulla decisione presa dal Coni è intervenuto anche il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino,: "Se c'è una possibilità di recuperare, senza Torino, un ruolo per le montagne olimpiche torinesi, la Regione c'è". "Non è una sorpresa, purtroppo me lo aspettavo - ha aggiunto - Ero stato il primo a dire che sentivo puzza di bruciato dopo la decisione di Giorgetti di far saltare il tavolo a tre e, pochi minuti dopo, far emergere la candidature a due".