Avversari scarsi e sospetti di doping: Inghilterra e Usa pungono Jacobs

Tabloid scatenati dopo la vittoria italiana nei 100 metri. Attacchi anche dal Washington Post: "Miglioramenti improvvisi"

Marcell Jacobs festeggia la vittoria nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo

Marcell Jacobs festeggia la vittoria nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo

È passato quasi un mese dalla finale di Wembley, ma sembra proprio che gli inglesi non abbiano ancora mandato giù la delusione per la sconfitta degli Europei di calcio. Non sono bastate le poco convenzionali petizioni per rigiocare la partita: infatti, dopo la splendida e storica vittoria di Marcell Jacobs nella gara dei 100 metri sono riemerse le ruggini di Italia-Inghilterra.

Il commento del Mirror

Il celebre tabloid britannico non ha risparmiato frecciatine al velocista azzurro, definendo la finale “The Google 100m”. In poche parole, gli inglesi rinfacciano a Marcell la modesta qualità degli avversari, facendo intendere, con questo titolo, che gli altri atleti ai blocchi di partenza fossero sconosciuti ai più senza una ricerca sul famoso motore. C’è da dire che se i sempre attenti giornalisti inglesi avessero effettivamente cercato su Google il “curriculum” degli altri sprinter finalisti, si sarebbero resi conto dell’effettivo valore in pista: per smentire queste illazioni basterebbe citare Andre De Grasse, tre medaglie olimpiche a Rio 2016, atleta solido che nelle gare più importanti raramente corre sotto il suo standard o commette errori. Non proprio gli ultimi arrivati anche gli statunitensi Fred Kerley e Ronnie Baker che, nelle selezioni stelle e strisce per strappare un pass per Tokyo, hanno fatto segnare tempi sotto i 9’90’’. Da non dimenticare neanche il cinese Su Bingtian, primatista asiatico e medaglia d’argento ai mondiali di Pechino. Fra l'altro anche il britannico Zharnel Hughes era riuscito a guadagnarsi la finale e avrebbe avuto un’occasione per il podio, non avesse compromesso tutto venendo squalificato a causa di una falsa partenza.

Il tweet incriminato

Ma le critiche oltremanica non si sono fermate alla notorietà degli sprinter che Jacobs ha affrontato in finale. Alcuni giornalisti inglesi si sono spinti ancora oltre, lanciando gravissime accuse di doping. Matt Lawton, ex giornalista del Daily Mail, celebre per le sue inchieste sul doping nello sport (in passato ha scritto dello scandalo sul presunto traffico di testosterone e doping di Alberto Salazar e di Mo Farah, britannico quattro volte campione olimpico) ha twittato lanciando ombre sull’integrità di Marcell: “Il nuovo campione olimpico dei 100 metri, Marcell Jacobs, ha corso sotto i 10 secondi per la prima volta a maggio. Poi è arrivato a Tokyo e ha corso prima in 9,84 e poi in 9,80. Bene….”. I commenti dei suoi follower non lasciano dubbi, gli inglesi hanno ancora il dente avvelenato per la finale di Euro2020: “Merito delle scarpe magiche?” o anche “A causa del Covid sono diminuiti anche i test (antidoping)”. Altri invece fanno riferimento esplicito all’utilizzo di sostanze illecite: “Siringhe, punture”. Per dovere di cronaca bisogna anche dire che non tutti i britannici sono così antisportivi, infatti sotto il post incriminato di Lawton, sono arrivati anche messaggi di sostegno per Jacobs: “Chiunque vinca una medaglia è sottoposto automaticamente a test rigorosi subito dopo la gara. Questo dovrebbe stoppare immediatamente le discussioni e il chiacchiericcio sull’assunzione di sostanze dopanti”.

Anche il Washington Post

Le Olimpiadi sono un evento globale che monopolizza l’attenzione dei media di tutto il mondo. E, per questa ragione, sul filone delle accuse inglesi si sono inseriti anche gli americani, in particolare il Washington Post. Il giornale della capitale americana ha definito Jacobs “l’italiano nato in Texas, dalle spalle larghe e dalla testa rasata che ha scioccato il mondo”. Poi l’attacco: “Non è colpa di Jacobs se la storia dell’atletica fa sospettare dei miglioramenti improvvisi e immensi. Gli annali dello sport sono disseminati di campioni a sorpresa che poi si sono rivelati dei truffatori”.

In ogni caso l’oro di Jacobs ha sconvolto il mondo intero, facendo impazzire di gioia la sua nazione, l’unica che sente veramente sua, l’Italia. Lo sport, dunque, continua a regalarci gioie e a farci sognare sotto il cielo di questa fantastica e irripetibile estate Italiana.