Niente guerre sui Giochi di Milano

I Giochi invernali del 2026 sono assai più vicini di quello che sembra

Milano, 28 settembre 2020 - 

LETTERA

Caro Direttore, ho letto su Internet che il vertice del Comitato olimpico internazionale ha avvertito il governo che la riforma dello sport, appena approvata, è «in contrasto con la carta olimpica» e rischia di mettere in pericolo i Giochi invernali del 2026 di Milano e Cortina. Così, però, perdiamo un’occasione. Luigi, da ilgiorno.it

RISPOSTA

I Giochi invernali del 2026, che sono assai più vicini di quello che sembra, possono rappresentare per Milano e la Lombardia la scommessa per lasciarsi alle spalle definitivamente la crisi dovuta alla pandemia. Miliardi di investimento e indotto che creeranno posti di lavoro e daranno alla regione un ritorno di immagine importante dopo la paralisi del turismo che ancora stiamo scontando. Sembra che queste dichiarazioni, arrivate da Thomas Bach, guida del Cio, abbiano però un peso più politico che sportivo. Non è un mistero che tra i vertici del Coni e il governo italiano si sia scatenata una lotta che più che dello sport e della gestione degli eventi e delle federazioni ha a che fare con il controllo di importanti posizioni istituzionali. Chi vincerà in questo scontro, partito proprio dalla presentazione della riforma del settore, non lo sappiamo. E forse non è neppure così importante. Quel che conta è che la politica non utilizzi le Olimpiadi di Milano e Cortina come ostaggio per guerre di potere. L’evento che bisogna ancora organizzare è troppo importante per tutti per esporlo a tensioni che rischiano di metterlo in pericolo.

mail: sandro.neri@ilgiorno.net