I misteri del lockdown: la società segreta dei bambini in pigiama

La corsa sulle scale e le riunioni in pigiama, per ragazzi e bimbi un anno di invenzioni

La corsa sulle scale e le riunioni in pigiama, per ragazzi e bimbi un anno di invenzioni

Milano, 4 febbraio 2021 - L'anno del Covid ha riportato di moda un vecchio indumento, il pigiama. Soprattutto tra i bambini che, spesso costretti alla didattica a distanza nei periodi di lockdown, hanno riscoperto un antico piacere. Tenersi addosso il calore della notte anche di giorno, all'interno della propria camera o della sala. A scoprire, definire e disegnare la "pigiamistità" sono due mamme milanesi, Giulia Binazzi, autrice di storie per bambini, e Chiara Leonardi, illustratrice, che ora vive a Trento.

"Ci siamo consciute all'Erasmus nel 2.000 – racconta Giulia, che da molti anni si occupa di immigrazione, diritti umani e comunicazione sociale - poi abbiamo avuto due bambine quasi in contemporanea, e ci è venuto naturale studiare il loro comportamento. Notando che, soprattutto negli ultimi tempi, amavano sempre di più restare in pigiama. E ci è sembrato un bello spunto da raccontare". Giulia si è messa a scriverne storielle e Chiara a disegnarne le scene.

"Quando le proponevamo, abbiamo notato grande entusiasmo. Si riconoscevano immediatamente in queste storie adulti e bambini, sì, perché esiste anche un ampio mondo di adulti pigiamisti, persone che addirittura il pigiama se lo tengono sotto gli abiti, magari quando vanno a sciare o escono al freddo. Insomma, l'impressione è che abbiamo dato un nome a un fenomeno che già esisteva".

E che certo è esploso con le restrizioni imposte alle famiglie dalla pandemia. "Così – racconta Giulia – abbiamo scritto una prima storia, autoproducendocela e decidendo di pubblicarla. Un libro, un sito e una pagina facebook. Abbiamo venduto subito 500 copie. A quel punto ci siamo proposti a Giunti, a cui l'idea è piaciuta e ci ha commissionato una collana sulla pigiamistità".

Il lockdown, ammette Giulia, "è stato una condanna che non potevamo prevedere. In molti si sono convertiti alla pigiamistità per mancanza di alternative, ma in realtà per molti era già una scelta, uno stile di vita, oggi semplicemente più diffuso. E attenzione: non si tratta di pantofolai o coccoloni. Ma di bambini che si richiudono in uno spazio protetto, la camera, che diventa la loro area di autonomia. Un modo di essere, di stare al mondo. La differena con la pigrizia? In realtà i pigiamisti sono pieni di attività, hanno un club segreto e spesso la domenica mattina danno vita al loro té , chiusi nella stanza in cui si ritrovano tra loro. E' un mondo".

Il club delle pigiamiste, appena editato da Giunti, apre le danze con due titoli: "Grandi vacanze" e "Non disturbare" e racconta la capacità dei bambini di adattarsi soprattutto in questi tempi in cui siamo rimasti chiusi in casa, spesso vivendo questa condizione come una prigionia. Invece le storie di Alice e Caterina, le protagoniste, ci raccontano un modo più sereno di vivere la “cameretta”, che può essere un mondo da abitare con gioia, in cui inventarsi una giornata ricca di giochi e fantasia.

 

UN ANNO DI COVID: IL NOSTRO SPECIALE