MAGNONI EMILIA


Ricorrenza

Buon Compleanno Emilia!

Guardo spesso, specie di questi giorni, in quell’angolo di pochi fili d’erba dietro casa, dove c’era il magnifico albicocco, che avevamo piantato insieme tanto tempo fa, e lo scorso anno rovinato a terra per mia incuria e negligenza. Per questo ora, quando volgo lo sguardo a quei due palmi di gialle margherite prataiole, che si ostinano a sbocciare ancora numerose nonostante la mia perdurante abulìa, rivedo, con dolente nostalgia a mia giusta punizione, il nostro amato albero, che per noi era tutto il nostro eden.
E ogni volta rivivo nella mente quel lieto pomeriggio, quando un refolo di vento sparse dall’albicocco, da giorni gravido di fiori, uno spolvero di candidi coriandoli, che si posero a diadema sui tuoi capelli chiari. Ricordo bene il tuo stupore compiaciuto per tutte quelle lievi farfalline volteggianti sul tuo capo. Ma ricordo anche quell’auspicio inaspettato che facesti per te stessa, e che da allora mi tenni sempre dentro con inquietudine nascosta. «Sono nata a primavera, la stagione della vita. E allora, quando verrà il tempo, mi piacerebbe andarmene proprio a primavera, ma solo quando il nostro bellissimo albicocco cospargerà nell’aria la sua splendida infiorata, l’ultima per me».
Non sei stata esaudita se non in parte, chiamata, come avvenne, nella stagione che vede piovere da ogni angolo del cielo bianchi petali senza posa, e anche senza vento. Un cielo spento e vuoto di colori però, e grandi petali di gelo privi di profumo.
Da quando non ci sei non amo più la primavera. Adesso per me è la stagione che uccide più del veleno, col solo peso del ricordo. Perciò, ora credo di avere il buon diritto, a prerisarcimento della passione che già da un po’ mi sta aspettando, di richiedere per te quello che allora non ti è stato dato per intero, e che invece avresti meritato per la tua anima gentile. La supplica al gran signore del notte eterna senza stelle l’ho appena compilata e spero sia convincente: «Fammi morire per lei a primavera, ma solo quando il mandorlo amaro rilascia i suoi petali rosa sull’erba rorida ancora per l’umida notte».


Un bacio
Tuo marito

Bologna, 06 maggio 2021

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