Monza, 24 ottobre 2011 - Non era un figlio dell'autodromo di Monza, lui che era di Cattolica e che a Misano ero di casa. Ma il pubblico brianzolo lo aveva adottato travolto da un'innata simpatia, da quei capelli "pazzi" e da quel sorriso che contagiava il buon umore.

Un incidente durante il Gp di Sepang lo ha portato via alla gente. E al Rally nel circuito di fine novembre - dal giovedì 24 a domenica 27 - dove lo si aspettava insieme a Rossi e Dovizioso.

Sulle quattro ruote non era veloce come sulle due, ma lo spirito che metteva in pista era lo stesso. Aggressivo, determinato, i fumo durante le sue derapate era il suo marchio di fabbrica.

Il mondo delle corse piange, con esso Monza, patria dei motori e della velocità.

 

Insieme a Monza commossa anche Arcore, dove è sita l'azienda Gilera. Con la casa dei due anelli SuperSic si era laureato campione del mondo nel 2008 in 250. E il centauro aveva sempre ringraziato il marchio per le grandi opportunità che gli erano state concesse.

Cordoglio quindi da parte della Piaggio, casa madre della Gilera. ''Il presidente e amministratore delegato, i consiglieri di amministrazione, i dirigenti e tutti i dipendenti del Gruppo Piaggio - afferma una nota del gruppo industriale di Roberto Colaninno - profondamente addolorati, si stringono commossi alla famiglia di Marco Simoncelli, grande campione e straordinario sportivo, vincitore del titolo iridato 2008 in sella alla Gilera 250''.