Milano, 8 dicembre 2013 - "Avremmo sperato in proporzioni diverse. Ma due ragazzi del '75 si sono sfidati, uno di pochi anni di più si è confrontato con noi", dando un'immagine di un partito solido. Queste le parole "a caldo" di Pippo Civati (terzo nelle primarie a livello nazionale, ma secondo in Lombardia). "Vorrei che il Pd trovasse un po' di orgoglio, con questa classe dirigente possiamo vincere le elezioni e soprattutto possiamo farle". Civati commenta così i risultati delle primarie del Pd. "Il problema delle larghe intese resta" ha affermato. "Il Pd è un partito di sinistra" e "da qui inizia la storia del Pd, oggi è la vera fondazione del partito democratico".

Civati ha parlato della sua campagna elettorale: "Io credo che lo abbiamo fatto perché ci crediamo, ci abbiamo creduto. Ci siamo divertiti, lo abbiamo fatto in posti difficili. Siamo stati a parlare di cose difficili. Lo abbiamo fatto perché non c'era altro modo di presentare le cose se non in questi termini. Non bisogna celebrare la popolarità, bisogna conquistarla".

Una campagna intensa quella di Civati, che sottolinea la sua soddisfazione per la grande partecipazione alle consultazioni: "Il messaggio più bello è quello che arriva dai giovani". Infine conclude: "le mie parole sono di ringraziamento, di riconoscimento alla vittoria di Matteo Renzi e di stima nei confonti di Cuperlo - ha sottolineato - Buon lavoro al segretario e al nuovo gruppo dirigente".

Civati vota al seggio di Monza

LA GIORNATA DEL VOTO - In Lombardia i 1.267 seggi  sono rimasti aperti fino 20 per consentire agli oltre 37 mila tesserati lombardi del Pd e ai simpatizzanti debitamente registrati nell’Albo degli elettori delle primarie di scegliere tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati