di Mario Galimberti

Seregno (Monza), 29 aprile 2014 - Una vera e propria valanga si è rovesciata addosso a decine di titolari di officine meccaniche sparse sul territrorio della Brianza oltre ai procacciatori di clienti e ai proprietari di veicoli dalle auto alle moto. In tutto vi sono 272 persone che al momento sono indagate mentre la mente che coordinava le operazioni e gestiva tutta la vicenda è agli arresti domiciliari per associazione a delinquere, falso e truffa informatica. Si tratta di M.N. 70 anni con una sua officina, (titolare è la moglie), per la revisione delle auto in corso Europa 71 a Solaro. I dati per il momento riguardano solo le verifiche che sono state fatte nel 2012, rimane da vedere nel proseguo delle indagini quanti sono stati nel 2013 e in questi primi 100 giorni di quest’anno. L’operazione è stata svolta dalla Polizia Stradale di Seregno diretta personalmente dal suo comandante Gabriele Felsini ed è conclusa per il momento solo in parte. Tutto è cominciato mesi fa quando le pattuglie che controllano il territorio, soprattutto la statale 36 hanno notato — al momento delle verifica dei documenti del veicolo — che molti a avevano sottoposto la loro vettura alla revisione e guarda caso tutte quante nel medesimo centro. La cosa sembrà subito sospetta in quanto molti automobilisti risiedevano nei diversi centri della Brianza e non si capiva il perchè si recavano fino a Solaro per sottoporre il loro veicolo alla revisione quando vi sono decine di officine sul territorio di rersidenza. Prima le ammissioni poi le indagini meticolose hanno smascherato il sistema. Gli agenti hanno atteso al varco alcuni clienti che dovevano revisionare l’auto e hanno scoperto che la vettura non veniva minimamente verificata ma bastava esibire al titolare di questa organizzazione la carta di circolazione che veniva regolarizzata e timbrata come se fosse stata revisionata in piena regola senza spendere una cifra eccessiva e senza perdere tempo poteva circolare tranquillo.